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La Carnival Dream è entrata in Arsenale

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    È LA PIÙ GRANDE NAVE DA CROCIERA CHE SIA MAI STATA COSTRUITA A MONFALCONE
    Rimarrà a Trieste fino a mercoledì per essere sottoposta alle operazioni di carenaggio


    La mole gigantesca della Carnival Dream, la più grande nave da crociera mai realizzata da Fincantieri e dallo stabilimento monfalconese della società, ha fatto la sua comparsa nella mattinata di ieri davanti a Trieste, dove era diretta, dopo la prima tranche di prove tecniche in mare in vista della consegna all’armatore, prevista per metà settembre.

    La Dream, un colosso da 130mila tonnellate di stazza lorda per 306 metri di lunghezza (cinque in più, in effetti, di quanto riportato finora), ha fatto il suo ingresso tra le 9.30 e le 10 di ieri nel bacino dell’Arsenale San Marco, dove si sottoporrà alle operazioni di carenaggio, attirando l’attenzione di quanti in quel momento stavano percorrendo il tratto della grande viabilità all’altezza della struttura cantieristica.
    Nulla di strano, del resto, visto che la Dream è alta come un palazzo di circa 25 piani, è larga poco meno di 40 metri ed è ”coronata” non solo dal caratteristico fumaiolo a coda di balena, ma anche da una serie di maxiscivoli degni di un grande parco acquatico.

    La super-passeggeri rimarrà nel bacino dell’Arsenale San Marco fino a mercoledì prossimo, quando riprenderà il mare aperto per testare la propria velocità e le proprie performance in navigazione.
    Il rientro alla banchina dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone, dove ieri nel primo pomeriggio ha fatto rientro il personale tecnico imbarcato in questi giorni sull’unità, è previsto quindi per il 4 luglio.
    Stando a quanto riferisce Fincantieri, i test preliminari svolti a partire da domenica mattina in Adriatico (la nave ha iniziato la sua prima uscita in mare all’alba di domenica) hanno avuto tutti un esito favorevole. Il miglioramento delle condizioni meteorologiche ha inoltre consentito all’unità di spingersi fino all’altezza di Ancona, dove si trovano fondali maggiori e adeguati a testare il funzionamento di catene e ancore, come è avvenuto, anticipando, quindi, una verifica che di solito viene rinviata alla seconda tranche di prove in mare.

    Fonte: http://www.informatrieste.eu/blog/blog.php?id=3502
    Vincenzo Ameglio Deputy Administrator
    www.vincenzoameglio.it
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