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In aula De Falco e Schettino

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  • In aula De Falco e Schettino

    [justify:b0dzo5bf]Schettino, scintille in aula con De Falco
    "Telefonata sprezzante e provocatoria"

    Al Teatro Moderno testimonia l'ufficiale della Capitaneria di porto di Livorno che la notte del 13 gennaio 2012 esortò il comandante a risalire sulla nave "Ci dissero della falla solo dopo molti contatti". Insieme per la prima volta nel tribunale dove fanno risentire la telefonata del "Torni a bordo, c..."


    Grosseto - Si sono incontrati per la prima volta dentro l'aula del tribunale di Grosseto. Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino e il comandante della Capitaneria di Livorno Gregorio De Falco. I loro sguardi sono rimasti però distanti, uno seduto sul banco degli imputati l'altro sul palco accanto ai giudici, come testimone. Due mondi lontanissimi e inconciliabili. De Falco si presenta con una valigetta marrone lucidata, la appoggia sul tavolo e tira fuori fogli e relazioni. "Posso consultare questi per essere più preciso?" dirà ogni tanto quando pensa che la memoria possa tradire una risposta meno puntuale del solito. I giudici acconsentono e comincia così la ricostruzione della notte del 13 gennaio 2012 visti con gli occhi dell'uomo che da Livorno strapazzava con veemenza il capitano Schettino: "Torni a bordo, cazzo" e quell'altro che probabilmente sotto shock per il disastro combinato, balbettava risposte quasi in uno stato confusionale.

    De Falco ha resto la testimonianza che i pm si aspettavano: lucida, precisa nella ricostruzione degli orari e delle telefonate di quella notte. Il piglio deciso che l'Italia aveva già imparato a conoscere da quel celebre ordine impartito nei momenti tragici del naufragio: "Torni a bordo, comandante io le ordino di tornare a bordo. Ha capito?". Quando risente l'audio della conversazione Francesco Schettino abbassa lo sguardo agitando un foglio scritto che tiene in mano. In aula sono state fatte ascoltare le numerose chiamate fra Capitaneria e nave, in un crescendo di tensione e preoccupazione.

    A sera, in chiusura dell'udienza, Schettino decide di fare una dichiarazione spontanea ed è un attacco diretto a De Falco: "Nella telefonata che oserei definire tristemente famosa, ho cercato di stabilire in tutti i modi un dialogo propositivo e collaborativo col comandante De Falco privilegiando la sostanza della comunicazione ma notavo, meravigliandomi, la perdita dell'autocontrollo". Insomma Schettino reagisce: "De Falco mi diceva richieste impossibili da realizzare" e "dava ordini perentori espressi con tono sprezzante" ha detto Schettino leggendo un testo. Comunque "ero disponibile a interpretare le sue richieste" e "pronto ad essere utile e non cadere in quelle che ho considerato essere inutili provocazioni in quella situazione drammatica mentre lui stava a 140 km di distanza". E conclude: "La telefonata stessa non ha cambiato il corso degli eventi, non ha fatto altro che diventare un simbolo negativo per il comandante della Costa Concordia, per le capitanerie di porto e per l'Italia intera", ha concluso Schettino.

    L'audio De Falco-Schettino, "Torni a bordo, c....!"

    Di tutt'altro tenore la testimonianza di De Falco: "Mentre dalla nave ci davano rassicurazioni sulla situazione a bordo, i carabinieri di Prato ci avevano avvisato della telefonata di una parente di una passeggera secondo cui la nave era al buio, erano stati fatti indossare i giubbotti di salvataggio, erano caduti oggetti e suppellettili - dice De Falco sul banco dei testimoni - circostanze non coerenti con quanto dichiarato dalla nave". "Questo ci fece pensare che la situazione era più grave" e "nessuno dalla Concordia aveva ancora chiamato per chiedere soccorso".
    Nei primi contatti via radio, poco dopo le 22, la Costa Concordia aveva detto alla capitaneria di avere un black out e che sarebbe rimasta al Giglio per verificare l'avaria. Ma nessuno allora parlò di falla.

    De Falco ha raggiunto in mattinata l'aula di tribunale ricavata nel Teatro Moderno di Grosseto, è stato fatto accomodare nella saletta per i testimoni ed è salito sul banco dei testimoni verso le 12.30. Il processo era ripreso con la testimonianza dell'ammiraglio Ilarione Dell'Anna, che all'epoca era a capo della Direzione marittima di Livorno. Dalla Costa Concordia ammisero la falla solo venendo contattati più volte da terra, in particolare dalla capitaneria di Livorno, spiega De Falco ricordando che "alle 22.38 (l'urto è delle 21.45, ndr) la nave dà il segnale di distress. Chiamo io la nave perchè non convince la situazione di apparente tranquillità che loro dichiaravano. A seguito di questo ammettono che c'è una falla e non un semplice black out, così possiamo inviare motovedette ed elicotteri" di soccorso. Con De Falco la procura ha fatto ascoltare gli audio di quella notte.
    In una telefonata fatta ascoltare in aula De Falco chiede a Schettino quanti passeggeri ci sono ancora a bordo della nave. E Schettino: "Non lo so, mi trovo sulla lancia, credo massimo una decina di persone sull'altro lato". Ma alla capitaneria risultavano almeno in in quella fase almeno 2-300 persone ancora a bordo. Sono mezzanotte e 28. Ancora De Falco: "Quanti coordinano lo sbarco? Lei dove si trova?". E Schettino: "La nave è giù a 90 gradi, sono su una scialuppa tra la nave e terra". "Comandante: quante persone vede in acqua? Ci sono donne, bambini? Quanti sono? Si stanno buttando in acqua?". "A bordo c'è una decina...". "Può verificare questo dato? Voglio i dati". "Io
    chiesi quante persone c'erano a bordo, ha detto oggi De Falco, insistevo ma il comandante non mi sapeva dare le risposte".

    firenze.repubblica.it/cronaca/2013/12/09/news/concordia_a_grosseto_il_processo_de_falco_testimon e_schettino_in_aula-73111251/?ref=HREC1-14[/justify:b0dzo5bf]

  • #2
    Re: In aula De Falco e Schettino

    se fossi stato lì e avessi visto passare de falco gli avrei detto "fallo nero" cmq spero che gli diano il massimo della pena a schettino
    2014-costa pacifica Kiel (Germania)-navigazione-Geiranger (Norvegia)-Hellesylt (Norvegia)-navigazione-Honningsvag (Norvegia)-Tromso (Norvegia)-Leknes - Isola di Loften-Trondheim (Norvegia)-Andalsnes (Norvegia)-Bergen (Norvegia)-navigazione-Kiel

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