annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Isole Falkland

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Isole Falkland

    prima delle informazioni tecniche estrapolate da Wikipedia volevo fare una piccola parentesi tutta mia dato che il mio nick mame la dice lunga su quanto ami il sud del sud America e tutto quello che lo contorna, le isole Falkland rappresentano un bellissimo scalo crocieristico sia per crociere nel sud America e "Terra del fuoco" sia per le bellissime crociere che hanno come obiettivo l'antartide e la regione del South Georgia, ovviamente le Falkland sono pure uno scalo molto ricercato per tutte le compagnie che organizzano giri del mondo e prendono in considerazione il passaggio dal sud America anzichè il canale di Panama.

    Le Isole Falkland] o Isole Malvine (in inglese Falkland Islands; in spagnolo islas Malvinas; in italiano anticamente isole Maluine) sono un arcipelago dell'Atlantico meridionale.
    Territorio d'oltremare del Regno Unito, che se ne dichiara sovrano in quanto nel 1833 vi aveva edificato una base navale e nel 1837 un ufficio di amministrazione coloniale, le isole sono rivendicate dall'Argentina, che le considera tuttora parte integrante del proprio territorio nazionale, in base al fatto che nel 1829 vi aveva edificato una caserma e un porto per la protezione degli abitanti argentini.
    La capitale delle Falkland è Port Stanley, chiamata Puerto Argentino dall'Argentina.
    Nel 1982 le Falkland sono state contese tra Argentina e Regno Unito durante la Guerra delle Falkland, conflitto vinto dal Regno Unito.
    Geografia
    L'arcipelago delle isole Falkland è formato dall'isola di Falkland Occidentale (Gran Malvina), dall'isola di Falkland Orientale (Soledad) e da circa 200 isole minori, tra cui l'Isola dei leoni marini. Il territorio delle due isole principali, separate dallo stretto di Falkland, è montuoso collinare (le cime più alte sono: il Monte Adam, 698 m, nell'isola Occidentale e il monte Usborne, 684 m, nell'isola Orientale), con fasce costiere pianeggianti, a tratti paludose. Le coste sono molto articolate.
    Clima
    Il clima presenta aspetti di transizione tra il tipo atlantico e quello subartico. L'escursione termica stagionale si presenta limitata, infatti la temperatura media giornaliera, durante i mesi centrali dell'inverno, si mantiene attorno ai +2 °C mentre quella del mese di gennaio, il più caldo dell'anno, non supera i +11 °C, le precipitazioni sono tendenzialmente regolari e non si registrano minimi o massimi stagionali significativi, ma i quantitativi pluviometrici medi si mantengono da moderati a modesti, anche se possono variare da località a località a seconda della posizione dei rilievi rispetto alla costa e quindi dall'esposizione degli stessi alle correnti prevalenti (occidentali e meridionali). A causa della forte influenza delle temperature superficiali oceaniche (di qualche grado grado sopra lo 0 °C anche nel pieno dell'inverno australe) le precipitazioni cadono prevalentemente sotto forma di piogge. Le nevicate tuttavia sono relativamente frequenti e si possono verificare per gran parte dell'anno (diventando eccezionali solo del periodo centrale dell'estate), gli accumuli però sono di regola scarsi e il manto nevoso ha una durata breve e incostante, in genere limitata a pochi giorni lungo le coste, mentre la persistenza della neve può mantenersi a lungo solo sui rilievi più elevati e in generale solo al di sopra dei 400 m. Nel complesso i regimi termici e precipitativi si presentano del tutto simili a quelli della vicina regione della Terra del Fuoco distinguendosene solo per alcuni tratti di maggiore marittimità. I forti venti, le basse temperature medie giornaliere (inferiori ai +10 °C per 10/11 mesi all'anno), la modestissima eliofania, fanno sì che la stagione vegetativa sia molto breve e non consentono la crescita di vegetazione arborea.
    Storia
    Si dice che prima dell'arrivo degli europei le Isole Falkland fossero disabitate[non chiaro]. Recenti ritrovamenti dimostrano, però, che anche le popolazioni indigene provenienti dalla Patagonia arrivarono sull'isola. Ciò è verificato dalla presenza di reperti quali punte di frecce e resti di una canoa.
    Sulla scoperta da parte degli europei vi sono numerose ipotesi: nel 1520 il navigatore portoghese Esteban Gómez, disertando la prima circumnavigazione di Magellano, avrebbe avvistato le isole[4]; oltre a lui altri navigatori come Simón de Alcazaba y Sotomayor (prima del 1540), John Davis (che nel 1592 si limitò alla sola annotazione sulle carte nautiche) e Richard Hawkins avrebbero le credenziali per accreditarsi la scoperta dell'arcipelago. Solo 170 anni dopo, nel 1690, John Strong vi mise piede, denominandole Falkland in onore del politico Anthony Cary, 5º Visconte di Falkland.
    I primi coloni giunsero nel 1763, guidati da Louis Antoine de Bougainville. Essendo quasi tutti dei malouins, provenienti cioè dal porto di Saint-Malo, le isole assunsero il nome francese di Îles Malouines, da cui è poi derivata la denominazione usata dalla maggior parte delle lingue romanze. Già nel 1766, comunque, la colonia fu ceduta dalla Francia alla Spagna dopo la partecipazione della Spagna a fianco della Francia nella Guerra dei sette anni che vide gli inglesi vincere contro gli spagnoli e i francesi con i primi che dovettero cedere i loro diritti dalla Florida. L'Argentina, dichiarando la propria indipendenza nel 1810, non rivendicò la sovranità alle isole, ma si considerò in seguito (assieme con altri paesi residui ai possedimenti spagnoli), in parte erede dei territori spagnoli nel nuovo continente.
    Quindi, dai territori argentini giunsero autonomamente nelle isole nel 1825 alcuni gruppi di coloni, che praticarono in massima parte la pastorizia come mezzo di sostentamento. Nel 1829 venne creata dal governo argentino la "Comandancia Política y Militar de las islas Malvinas", un ente di controllo che sorvegliava la regione di pesca marina, e la regolamentava.
    Nell'ottobre del 1832 una nave militare argentina occupò l'isola maggiore; tre mesi dopo fu la volta degli inglesi, che occuparono le isole espellendo i militari argentini e il loro comandante designato, José María Pinedo.[7]. Dichiararono inoltre la propria sovranità su tutto l'arcipelago, occupando e rivendicando la sovranità anche sulle isole Georgia del Sud e le isole Sandwich Australi, che erano disabitate[senza fonte]. Una volta espulsa la guarnigione militare, restavano sull'isola principale una trentina di persone di origine varia (argentini, uruguaiani, brasiliani, uno scozzese). Dopo la conquista inglese, due di queste (un uruguaiano e un brasiliano) decisero di abbandonare l'isola, mentre tutti gli altri accettarono l'invito dei nuovi occupanti a rimanere (l'ultimo morì nel 1871)
    Durante la prima guerra mondiale fu combattuta la battaglia navale delle isole Falkland tra alcuni incrociatori tedeschi comandati dall'ammiraglio Maximilian von Spee e una preponderante flotta inglese, comandata dal viceammiraglio Sir Frederik D. Sturdee. I tedeschi avevano intenzione di passare dall'Oceano Pacifico all'Atlantico, ma furono fermati e vinti dai britannici.
    La guerra delle Falkland
    Il 2 aprile 1982 le isole furono occupate da una spedizione militare argentina, allora governata da una dittatura militare, denominata dai fautori del golpe "Processo di riorganizzazione nazionale", nota per la cosiddetta "Guerra sporca" in cui persero la vita migliaia di desaparecidos.
    Con risoluzione 502 del 3 aprile 1982, approvata a maggioranza, l'ONU chiese l'immediato ritiro dell'Argentina dalle isole.
    La reazione del governo britannico all'invasione fu assai decisa: il primo ministro Margaret Thatcher inviò navi da guerra, sottomarini nucleari, aerei e truppe che in alcune settimane riconquistarono il territorio. Questa sconfitta contribuì alla crisi e alla fine della dittatura militare in Argentina (1976-83).[9]
    Oggi le isole sono uno dei 16 territori non autonomi sottoposti alla supervisione del Comité de descolonización delle Nazioni Unite, che ha lo scopo di controllare annualmente il rispetto delle azioni tese a evitare il colonialismo.
    Vicende recenti
    La misura principale presa dal governo britannico, nel senso di escludere relazioni di subordinazione delle isole, è stato il ripristino e il perfezionamento, per i cittadini residenti, dello status di cittadini britannici a pieno titolo, senza ricorrere ad autonomia di governo. Per il resto, come reazione ai trascorsi, è stata sensibilmente aumentata la presenza militare britannica sulle isole e nei mari circostanti. Il Regno Unito rivendica per i cittadini delle isole, in grandissima parte di origine britannica, il diritto di autodeterminazione.
    L'Argentina ha promosso in varie sedi alcuni pronunciamenti internazionali per la questione delle isole, alcuni di merito, altri di natura simbolica.
    Nel 2007 l'Uruguay negò l'accesso al porto di Montevideo a una nave militare inglese che era di pattuglia presso le Falkland, l'HMS Gloucester, e che aveva richiesto assistenza e rifornimento[10].
    Il 19 febbraio 2010 il presidente venezuelano Hugo Chávez ha dichiarato che il Regno Unito deve restituire le Falkland all'Argentina, aggiungendo "che l'occupazione inglese delle isole è antistorica e dovuta unicamente all'avidità degli inglesi in quanto nel sottosuolo delle Malvine si trova un ricchissimo giacimento di petrolio e gas naturale".
    Il 3 luglio dello stesso anno le autorità della Siria si sono dette impegnate nel difendere il diritto di sovranità argentino sulle Falkland[14]. Inoltre, dall'agosto 2010 il Mercosur, l'Unasur, l'Alleanza Bolivariana per le Americhe, l'OEA e il Marocco appoggiano il reclamo argentino delle isole.
    Tra gli stati membri del Commonwealth, in alcuni dei quali è sovrana la regina Elisabetta II del Regno Unito, vi sono molti che hanno aderito alla petizione argentina riguardo all'invito delle Nazioni Unite, di stabilire un dialogo tra i due contendenti delle isole. Tali paesi (Bahamas, Barbados, Dominica, Grenada, Guyana, Giamaica, Santa Lucia, Saint Kitts e Nevis e Saint Vincent e Grenadine), avendo partecipato al XXII vertice della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), tenutosi nel 2010 a Playa del Carmen, Messico, hanno approvato l'ordine del giorno nel quale era presente il reclamo argentino.[17][18] Nel febbraio del 2012, un gruppo di intellettuali argentini ha chiesto una revisione della politica del governo in carica, che ha rivendicato nuovamente la sovranità sull'arcipelago[19][20]. Per tutta risposta, il governo ha emesso una moneta che commemora il tentativo di conquista delle isole da parte della giunta militare nel 1982.[21]
    Con il referendum del 10 marzo 2013, il 99.8% della popolazione locale ha votato per mantenere sull'arcipelago lo status politico di territorio britannico d'oltremare. Infatti, dei 1517 votanti (il 92% degli aventi diritto), solo 3 hanno risposto in modo negativo alla richiesta di conferma della situazione attuale[22][23]. Il governo argentino ha reagito alla vittoria schiacciante dei "sì" disconoscendo la validità dell'esito del voto,[24] giudicato dalla Presidente argentina Kirchner come una "parodia".
    Popolazione[modifica | modifica sorgente]
    Le isole contano circa 3.000 abitanti, in massima parte di origine britannica (in particolare soprattutto scozzese). A differenza dei residenti in altri territori del Regno Unito, e nel Commonwealth, che hanno varie forme di autonomia, in risposta alla respinta invasione argentina, dal 1983, gli abitanti delle Falkland hanno ora la piena cittadinanza britannica.
    Religioni[modifica | modifica sorgente]
    La chiesa anglicana, principale denominazione cristiana nelle isole Falkland, è presente nell'arcipelago attraverso la parrocchia anglicana delle Isole Falkland. La chiesa cattolica conta circa 300 fedeli, che fanno capo alla prefettura apostolica delle Isole Falkland o Malvine. È presente nelle isole Falkland anche una piccola comunità di 13 testimoni di Geova.
    Economia[modifica | modifica sorgente]
    Le principali fonti di sostentamento sono la pesca e l'allevamento; si ritiene inoltre che nel sottosuolo dell'area vi siano giacimenti petroliferi. Grazie anche alla base militare costruita dagli inglesi dopo il 1982, e allo sviluppo turistico, l'economia dell'arcipelago è in costante miglioramento.
    La capitale
    Stanley (anche Port Stanley), in spagnolo detta anche Puerto Argentino, situata sull'isola di East Falkland, è la capitale e l'unica vera città delle Isole Falkland.Si trova nella regione più a nord-est delle isole, poco più a sud di Stanley Harbour, e ha una popolazione di circa 1.500 persone. È il centro amministrativo più a sud del mondo (a causa della sua popolazione tanto esigua, di solito non viene considerato città capitale più a sud del mondo; al suo posto viene molto spesso citata Wellington, la capitale della Nuova Zelanda).
    Storia
    I lavori nel nuovo insediamento, che divenne capitale nel luglio 1845, iniziarono nel 1843. Il suo nome è in onore di Lord Stanley, allora Segretario di Stato britannico per la guerra e le colonie.
    L'insediamento crebbe rapidamente come porto, inizialmente specializzandosi in riparazioni navali, poi diventando una base per la caccia alle balene e alle foche nell'Atlantico Meridionale, e un importante punto di rifornimento per la Royal Navy. Le navi che avevano base a Stanley furono coinvolte nella battaglia delle Falkland durante la Prima guerra mondiale, e nella battaglia del Rio della Plata durante la Seconda guerra mondiale.
    Frane causate da intensive estrazioni di torba distrussero parte della città nel 1879 e nel 1886; la seconda uccise anche 2 persone.
    Trasporti
    Lo Stanley Airport, usato per voli internazionali e collegamenti con le basi britanniche in Antartide, fu aperto nel 1979 (precedentemente i voli interni erano effettuati con idrovolanti). Fu occupato dalle truppe argentine per circa dieci settimane nell'aprile del 1982 e ribattezzato Puerto Argentino. La struttura riportò danni prima di essere ripresa da una task-force britannica durante la Guerra delle Falkland. Il terreno circostante fu minato, e alcune aree rimangono ancora segnalate come campi minati.
    Caratteristiche
    Oggi Stanley si trova al centro della rete stradale di East Falkland, ed è il principale centro commerciale delle isole, è dotato delle uniche piscina, scuola, ospedale e biblioteca dell'arcipelago. Le principali attrazioni sono: il Museo delle Isole Falkland, il Palazzo del Governo, costruito nel 1845 e sede del Governatore delle Isole Falkland, della Cattedrale, conosciuta per l'arco esterno fatto in osso di balena e per essere la terza chiesa più a sud nel mondo dopo quella di Grytviken sull'isola della Georgia del Sud e la Cappella delle Nevi in Antartide, un totem, diversi monumenti di guerra e i relitti nel porto.
    A Stanley si trovano inoltre una ionosonda, la sede della Falkland Islands Broadcasting Station, ed anche numerose serre dove vengono coltivati ortaggi.
    Gypsy Cove, conosciuto per la sua colonia di pinguini di Magellano, e Cape Pembroke, il punto più orientale delle Falkland, sono situati nei dintorni della città.
Sto operando...
X