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Sharm El Sheik (Egitto)

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  • Sharm El Sheik (Egitto)

    Fino a una ventina di anni fa Sharm El Sheik era un villaggio di pescatori abitato da un centinaio di persone. Ora è la più nota delle destinazioni del Mar Rosso egiziano. Si trova sulla punta meridionale della penisola del Sinai e negli ultimi anni è diventato anche un importante centro per summit politici che riguardano la sempre delicata questione medio-orientale.
    Furono gli Israeliani durante l'occupazione dell'Egitto dopo la Guerra dei Sei Giorni (1967) a sfruttare per primi l'enorme potenziale di Sharm per attrarre turisti e soprattutto subacquei da tutto il mondo: i primi centri di diving e i primi alberghi sorsero all'inizio degli anni Settanta, ma i maggiori impulsi arrivarono una decina d'anni dopo, con il ritiro di Israele da tutto il Sinai.

    La città si sviluppò in fretta e le vicine baie di Naama Bay e Sheikh Coast non sono rimaste indenni dalla colonizzazione turistica. Oggi Sharm El Sheik è senz'altro il centro più internazionale sul Mar Rosso (insieme con Hurghada), ritrovo di turisti in cerca di relax e appassionati di immersioni subacquee. Il Mar rosso è infatti chiamato "l'acquario di Allah": l'acqua blu, i pesci coloratissimi e le variopinte barriere coralline di Sharm sono l'attrazione principale.
    Sharm El Sheik offre oltre 60 km di coste tra le più belle di tutta la regione: i punti d'immersione aperti sono circa una trentina, tra i quali quelli di Tiran, Gordon, Thomas, Woodhouse e Jakson Reef. Di fronte a Tiran si distende Ras Nasrani, un promontorio sommerso con formazioni madreporiche di grande interesse. Gli appassionati di snorkelling potranno sbizzarrirsi nei giardini acquatici Near, Middle e Far Garden, dove la barriera corallina offre uno spettacolo straordinario. Nei pressi del faro di Sharm si trova Ras Um Sid, i cui fondali sono degni di uno sguardo attento.

    Per chi invece alle bellezze marine e sottomarine preferisce un po' di storia, Sharm è l'ideale punto di partenza per raggiungere mete di notevole importanza: la prima di tutte è il Monte Sinai, dove Mosè ricevette da Dio le tavole con i Dieci Comandamenti. Dal Monte si ha un splendido panorama di tutta la regione. Per raggiungere la vetta ci vogliono circa due ore e mezzo di cammino, a partire dal Monastero di Santa Caterina. Questo monastero, costruito all'interno di una cittadella fortificata dall'Imperatore Giustiniano nel VI secolo è uno capolavoro dell'architettura bizantina. Esso prende il nome da Santa Caterina Martire. Secondo la leggenda nel 325 d.C. Caterina accusò l'imperatore di paganesimo e riuscì a convertire i 50 saggi che erano stati scelti per riportarla alla ragione. Sottoposta a brutali torture Caterina fu decapitata, ma il suo corpo scomparve, si dice portato via dagli angeli. Il corpo ricomparve poi miracolosamente nel IX secolo accanto al monastero sul Sinai che da allora porta il suo nome.

    La ricca biblioteca ospita la seconda più vasta collezione, (dopo quella del Vaticano, naturalmente), di manoscritti antichi. Da vedere poi anche il Roveto Ardente (sotto la cui forma Dio parlò a Mosè) e anche le moltissime opere d'arte antiche: icone dal valore inestimabile, porte meravigliosamente intagliate, affreschi ed altre decorazioni religiose di ineguagliabile pregio.
    Sulla cima del Sinai si trova la cappella dedicata alla Santa Trinità, costruita nel 1934, sui resti di una cappella molto più antica risalente al 363 dopo Cristo. Per ridiscendere dalla cima si può percorrere la via più ripida, costituita dai cosiddetti "750 scalini della penitenza", costruiti da un monaco in cerca di espiazione. Altra bellissima escursione nel Sinai effettuabile da Sharm El Sheik è quella al Canyon Colorato, un lungo corridoio di roccia dalle sfumature ocra e rosate, una delle meraviglie naturali del Sinai. E' una gola accessibile solo a piedi, animata quasi da strane figure intagliate nelle rocce e modellate dal vento nel corso dei secoli. Le pareti del canyon raggiungono in certi punti quasi 40 metri. Altre destinazioni sono l'oasi di Ain Hodra e Wadi Ghazala, una zona desertica particolarmente suggestiva, con formazioni rocciose dalle forme curiose. Il parco nazionale di Nabq è un altro paradiso naturale costituito da sistemi di wadi, dune di sabbia, pianure alluvionali e paludi d'acqua salata.

    Fonte: Port Information - Costa Crociere
    Vincenzo Ameglio Deputy Administrator
    www.vincenzoameglio.it
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