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Carnival, la svolta: Arison lascia a Donald

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  • Carnival, la svolta: Arison lascia a Donald

    Dopo una serie di disavventure e incidenti di alto impatto, tra cui quello della Costa Concordia, che hanno messo in crisi le prenotazioni, la Carnival ha annunciato la sostituzione dell’amministratore delegato Micky Arison.
    Arison, al timone del colosso delle crociere dal 1979 e figlio del co-fondatore del gruppo Ted Arison, lascia il posto a Arnold Donald, che da 12 anni siede in consiglio di amministrazione. Arison, primo azionista del gruppo Carnival, resta con la carica di presidente.
    La guida di Arison era stata criticata nei mesi scorsi quando una serie di navi del gruppo avevano avuto problemi meccanici e incendi a bordo. Gli incidenti non avevano contribuito a ridare fiducia all’industria delle crociere entrata in crisi dopo il disastro del Costa Concordia nel gennaio 2012.

    Shippingonline.it
    ??? Erika ??? Moderatrice Globale di Crocierista.com

  • #2
    Re: Carnival, la svolta: Arison lascia a Donald

    IL DOPO CONCORDIA
    Carnival, finisce
    l’era di Micky Arison


    Genova - Micky Arison, 63 anni, dal 1979 alla guida di Carnival Corporation & Plc, ha lasciato la carica di amministratore delegato, su pressione degli azionisti.

    L’inventore del concetto moderno di crociera, oltre che il maggior azionista del primo gruppo mondiale nel settore, ha annunciato ieri il suo addio alla gestione operativa, con un comunicato istituzionale e poi postando su Instagram una sua foto in compagnia del suo successore, Arnold Donald (nella foto con Arison), 58 anni, consigliere d’amministrazione in Carnival da 12. Arison mantiene la carica di presidente.

    La decisione del tycoon arriva, secondo quanto filtra dal quartier generale di Carnival, a seguito delle pressioni degli altri azionisti del gruppo, scontenti dei risultati economici del 2012 (funestato dal disastro della “Costa Concordia”, 32 vittime, con un danno d’immagine enorme per la controllata Costa Crociere, bandiera del gruppo in Europa) e ancor meno dei modesti guadagni ottenuti nei primi sei mesi del 2013, dovuti anche a una serie di incresciosi incidenti a bordo di quattro navi della Carnival Cruise, cioè proprio la compagnia ammiraglia del gruppo. Oltre a questo, non ha giovato il recupero di terreno da parte del gruppo avversario di Carnival, la Royal Caribbean, proprio sullo scenario principale del settore crocieristico, cioè i Caraibi.

    Già due mesi fa pare che Arison avesse ricevuto diversi rappresentanti di banche e fondi presenti nell’azionariato Carnival, e che da questi fosse arrivata chiara la richiesta di farsi da parte, a meno che non decidesse di tornare a fare l’amministratore delegato a tempo pieno, quindi trascurando la presidenza dei Miami Heat, la squadra di pallacanestro che cinque giorni fa ha vinto il campionato americano Nba.

    Paradossalmente, pare che proprio la vittoria degli Heat abbia fatto saltare la mosca al naso degli investitori. Il profitto non ammette sentimenti: «Abbiamo bisogno che Carnival ritorni cattiva» era negli ultimi mesi la parola d’ordine tra gli azionisti. Un presidente-tifoso, che si fa rosicchiare quote dal concorrente numero uno e non compare in tv davanti alla Nazione per scusarsi dei cinque giorni di naufragio a febbraio della “Carnival Triumph”, seguiti dagli altri incidenti sulla “Elation”, sulla “Dream” e sulla “Legend” non serve più. Anche se è il maggior azionista del gruppo.

    Tuttavia, l’altra accusa che avrebbero fatto i “piccoli” ad Arison è quella di aver perso il controllo del management, delle prime linee alla guida delle decine di compagnie che compongono la galassia Carnival. Proprio per questo, Arison sarebbe solo il primo della lista. Secondo indiscrezioni, pare che a ruota seguirà il numero due del gruppo, Howard Frank. L’obiettivo degli azionisti sarebbe una progressiva sostituzione del board, dove tra l’altro siede ancora l’ex presidente e amministratore delegato di Costa Crociere, Pier Luigi Foschi, sostituito lo scorso anno da Michael Thamm. La stessa nomina di Donald - un imprenditore e manager di altissimo livello, che ha creato il colosso dei dolcificanti Merisant e ha ricoperto tutte le più alte cariche operative in una multinazionale come la Monsanto - sa tanto di scelta ad interim, di soluzione-ponte, non avendo lui mai lavorato in prima persona all’interno di una compagnia di crociere.

    Del resto, il papabile più quotato per il dopo-Arison era Gerry Cahill, amministratore delegato della Carnival Cruise Line, l’uomo che ci ha messo la faccia dopo il naufragio della “Triumph”. Al posto di Arison, troppo impegnato a seguire le partite di basket, è l’accusa dei media americani.

    Shippingonline.it
    ??? Erika ??? Moderatrice Globale di Crocierista.com

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    • #3
      Re: Carnival, la svolta: Arison lascia a Donald

      Dalla tragedia in poi i cambi dei "vertici" erano inevitabili per tutto il gruppo Carnival!!
      Alessia Moderatrice di Crocierista.com
      Reporter da Civitavecchia per Crocierista.com

      ... Sorpresa, dopo tanto d'un amore credevo di averlo sparpagliato per il mondo ... (Giuseppe Ungaretti)

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