annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Reggio Calabria

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Reggio Calabria

    [justify:1tm9xvr5]dato che nel prossimo autunno/inverno nel portoReggio di Calabria è previsto l'arrivo di navi da crociera, diamo qualche indicazione agli utenti che si affacceranno al nostro forum per avere delle indicazioni, presto inseriremmo anche delle foto ed altre utili indicazioni per chi vorrà visitare la città

    Reggio di Calabria
    Comunemente nota come Reggio Calabria o semplicemente Reggio, nel Mezzogiorno[5] e prima dell'unificazione d'Italia, è un comune italiano di 179 992 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia.
    È il primo[6] comune della regione per popolazione e il secondo[7] per superficie. Unica Città di rango metropolitano[8] della regione, essendo una delle 14 città metropolitane italiane, capofila di un'agglomerazione[9][10] di oltre 260.000 abitanti, è il maggiore polo funzionale di una più vasta area metropolitana policentrica che conta circa 400.000 abitanti e fa parte della estesa e popolosa conurbazione siculo-calabra detta Arco etneo. Forti sono i legami storici, culturali ed economici con la dirimpettaia città di Messina.
    Reggio, insieme a Napoli e Taranto, è sede di uno tra i più importanti musei archeologici dedicati alla Magna Grecia[11] (dove sono custoditi i famosi Bronzi di Riace, rara testimonianza della scultura bronzea greca, divenuti tra i simboli della città), di due giovani università (la "Mediterranea" e la "Dante Alighieri") e del Consiglio Regionale della Calabria.
    È la prima città della regione per antichità e nonostante la sua antica fondazione - ?????? fu un'importante e fiorente colonia magnogreca - si presenta con un impianto urbano moderno, effetto del catastrofico terremoto che il 28 dicembre 1908 distrusse gran parte dell'abitato. Il suo sistema urbano, costretto dallo stretto di Messina e coronato alle spalle dalle ultime propaggini dell'Appennino, rappresenta uno dei principali poli economici e di servizio regionale ma anche una delle massime concentrazioni di nodi e attrezzature per i trasporti e naturale struttura logistica della Regione verso le coste meridionali del Mediterraneo[12]. Il centro storico, costituito prevalentemente da palazzi dalle linee liberty, ha uno sviluppo lineare lungo la costa calabra dello stretto con strade parallele al lungomare punteggiato di magnolie, palme e piante rare o esotiche.
    Geografia fisica
    Panorama notturno del centro della città
    Il centro città visto dal mare
    Lo stretto di Messina dal lungomare
    Il Lungomare Falcomatà in inverno e il vulcano Etna sullo sfondo
    « Io canto Reggio, l'estrema città dell'Italia marina / che si abbevera sempre all'onda di Trinacria »
    (da una poesia elogiativa di Ibico, tratta dall'Antologia Palatina.)

    Il territorio comunale - la cosiddetta Grande Reggio frutto di una conurbazione avvenuta all'inizio del XX secolo - si sviluppa lungo la costa orientale dello stretto di Messina per circa 32 km e da mare a monti planimetricamente per altri 30 km circa con zone di mezza costa, collinari e montuose. Il comune di Reggio Calabria occupa una superficie di 236,02 km² e si estende da un livello altimetrico minimo di 0 metri ad un massimo di 1803 m s.l.m. Il centro storico del comune è situato ad un'altitudine media di 31 m. ed è compreso tra la fiumara dell'Annunziata (nord) e la fiumara del Calopinace (sud), mentre l'intero territorio comunale è compreso tra Catona (nord) e Bocale (sud).
    La città si trova al centro di una più grande Area metropolitana in continuità territoriale, culturale, sociale ed economica con l'area metropolitana di Messina (separata solamente da un braccio di mare largo poco più di tre chilometri). Con essa costituisce l'Area Metropolitana Integrata dello Stretto[13] o Città Metropolitana dello Stretto, area che in totale conta oggi circa 885.000 abitanti[14].[15]
    Localizzazione
    Reggio è situata sulla punta dello "Stivale", alle pendici dell'Aspromonte, al centro del Mediterraneo (dove gli studiosi collocano l'incontro di Odisseo con i mostri mitologici Scilla e Cariddi, descritti da Omero) e gode di un suggestivo panorama sulla Sicilia, sull'Etna e sulle Isole Eolie[16].
    Reggio è al centro di un'area turistica di importanza storico-culturale, è situata al centro di una zona agricola particolarmente fertile in cui, grazie al clima mite e all'abbondanza di acque, si sviluppano le colture dell'olivo, della vite, degli agrumi e del bergamotto -agrume che rende la sua migliore qualità nel territorio reggino- divenuto per questo uno dei simboli della città[17].
    Come per molte città del "Mare Nostrum", nella cultura locale Reggio viene spesso identificata come il centro esatto del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie civiltà hanno sempre influenzato e arricchito l'antichissima storia, la cultura e lo spirito dei reggini.
    La città è attraversata dal 38º parallelo che taglia altre cinque città (Seul, Smirne, Atene, San Francisco, Cordova), e su cui è stato eretto un Monumento.
    Il comune di Reggio è il più occidentale della Regione Calabria, e la sua provincia è quella che si trova più a Sud nella regione e nell'intera Penisola italiana.
    Morfologia del territorio
    Il territorio comunale della città fa parte del Bacino di Reggio Calabria, una struttura di tipo graben delimitata da faglie di tipo normale e dalle horst di Campo Piale a nord e dell'Aspromonte a est. La città si estende su una superficie prevalentemente di tipo alluvionale e deltizia creatasi dal deposito di sedimenti trasportati dalle numerose fiumare che solcano il territorio. Il sistema collinare è costituito da sedimenti sabbiosi a media pendenza fino ad arrivare alle pendici dell'Aspromonte di natura cristallino-metamorfica paleozoiche mentre il litorale costiero si sviluppa con andamento relativamente sinuoso ed è contraddistinto da sporgenze e rientranze in corrispondenza dei corsi d'acqua.[18].
    • Classificazione sismica: zona 1 (sismicità alta), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
    Clima
    La posizione della città, posta sullo Stretto e a pochi metri sul livello del mare, tra i torrenti Annunziata, Calopinace e Sant'Agata, favorisce il clima mite, che è di tipo mediterraneo.
    D'estate la fresca brezza marina proveniente da Nord, sempre presente nel canale e, la sera, le correnti ascensionali che, specie lungo i torrenti, risalgono l'Aspromonte contribuiscono a rendere più sopportabili le alte temperature. L'inverno è mite e breve e la temperatura non si avvicina quasi mai allo zero, con una media su base annua di 17.32 °C e una media annua delle precipitazioni piovose di 547,16 mm. Il sole è quasi una costante, con circa 300 giornate soleggiate all'anno.


    Storia
    Età antica
    È tra le più antiche città d'Europa: la colonia calcidese venne fondata nell'VIII secolo a.C. presso il sito in cui sorgeva un antichissimo insediamento risalente al III millennio a.C. Il luogo fu precedentemente occupato da popolazioni autoctone quali gli Aschenazi, gli Ausoni e dal mitico re Giocasto (la cui tomba sorgeva sul promontorio di Punta Calamizzi - Pallantiòn, punto d'approdo dei coloni greci). La colonia mantenne il preesistente nome di Rhegion (????o?, Capo del Re), già noto come Erythrà (??????, La Rossa).
    Reggio fu una tra le più importanti città della Magna Grecia raggiungendo nel V secolo a.C. una notevole importanza politica ed economica sotto il governo di Anassila. La polis raggiunse dunque un grande pregio artistico-culturale grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle sue scuole di scultura e di poesia nelle quali si formeranno artisti come Pitagora da Reggio e Ibico.
    Divenne quindi alleata di Atene nella guerra del Peloponneso e successivamente fu espugnata dai siracusani di Dionigi I nel 387 a.C.
    Città autonoma nelle istituzioni governative, Rhegium fu importante alleata e socia navalis di Roma. Successivamente in età imperiale divenne uno dei più importanti e floridi centri dell'Italia meridionale, essendo tra l'altro sede del Governatore della Regio III Lucania et Bruttii (Regione di Lucania e Bruzio). Era inoltre il capolinea della Via Capua-Rhegium che la collegava a Capua in Campania ed attraversava tutto il versante tirrenico meridionale della penisola.
    Età medioevale
    In epoca bizantina Reggio divenne infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno del rito greco in Italia. Conobbe una certa prosperità fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.
    Molti furono i popoli che si avvicendarono a Reggio in epoca alto-medievale, a testimonianza dell'interesse strategico della città. Per alcune centinaia di anni Reggio fu materia di contesa tra Saraceni, dai quali fu liberata nel 1005 grazie all'aiuto della Repubblica di Pisa, Longobardi, Bizantini e Normanni. Nel 1060 Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla la sottrassero per sempre ai bizantini. Ma gli elementi della cultura e della religiosità greca sopravvissero fino al XVII secolo, anche se nel 1081 papa Gregorio VII ristabilì il rito latino.
    Nel 1282 durante i Vespri Siciliani Reggio si schierò al fianco di Messina e delle altre città della Sicilia orientale, con cui condivideva storia ed interessi commerciali e culturali, appoggiando nella rivolta anti-angioina le forze aragonesi. Successivamente la città venne assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.
    Età moderna
    Nel Cinquecento le continue incursioni barbaresche, le epidemie e l'oppressivo fiscalismo della dominazione spagnola portarono Reggio ad una decadenza che culminò con il disastroso terremoto del 1783. Il sisma infatti danneggiò gravemente Reggio e tutta la Calabria meridionale.
    Nal 1806 Napoleone occupò la città, destinandola a ducato ed a suo quartier generale. Reggio liberale ebbe quindi un certo ruolo nei moti risorgimentali ed entrò a far parte del Regno d'Italia.
    A Reggio, all'alba del 21 agosto 1860 con la celebre Battaglia di Piazza Duomo, Giuseppe Garibaldi conquistò il Regno delle Due Sicilie che consegnò al Re Vittorio Emanuele II. Il sindaco della città Brun Antonio Rossi fu dunque il primo del Regno a proclamare la fine del dominio di Francesco II e l'inizio della dittatura del generale Garibaldi. Il quale, a ricordo della battaglia, scrisse:
    « Un piede è posto al fin sulle ridenti sponde di Reggio e di novella gloria ornar la fronte gli argonauti invano spesseggian folti incrociatori e invano oste nemica numerosa, il dito di Dio conduce la tirannicida falange e oste e baluardi e troni son rovesciati nella polvee e riede sulle ruine del delitto il santo dell'uom diritto e libertade, e il cielo alla redente umanità sorride. »
    (Giuseppe Garibaldi)
    Età contemporanea
    « ...In una catastrofe che nessuna mente umana avrebbe potuto concepire, nemmeno nei sogni di una macabra fantasia, che nessuna parola saprà mai riprodurre, che nussuna penna saprà mai descrivere, noi abbiamo tutto perduto... »
    Il 28 dicembre 1908 Reggio subì le conseguenze di uno degli eventi più catastrofici del XX secolo: il terremoto del 1908 che raggiunse magnitudo 7,1 e che danneggiò gravemente la città.
    La città odierna segue lo schema della ricostruzione avvenuta nei primi decenni del Novecento con canoni moderni, fra gennaio e settembre 1943 dovette subire pesanti bombardamenti da parte delle truppe dell'8ª Armata britannica che rasero al suolo i quartieri di Santa Caterina, Arangea Tremulini e Sbarre uccidendo circa 4.000 civili. Dopo la seconda guerra mondiale la città è cresciuta notevolmente, quasi raddoppiando la sua popolazione fino ai circa 200.000 abitanti attuali.
    Nei primi anni settanta a Reggio si ebbero sconvolgimenti di carattere amministrativo a seguito dei violenti disordini di piazza dovuti alla rivendicazione dello status di capoluogo regionale, che per effetto del nuovo statuto ordinario regionale fu assegnato a Catanzaro. La soluzione fu raggiunta con un compromesso che prevedeva la divisione tra il livello amministrativo e politico, affidato a Catanzaro (con la sede della Giunta e della Presidenza), e quello economico (il Consiglio Regionale), posto a Reggio.
    Tra gli anni settanta e ottanta la città attraversò un ventennio buio che favorì il dilagare della criminalità organizzata e del degrado urbano, ma a partire dai primi anni novanta ebbe inizio un periodo di rinnovamento, la cosiddetta "Primavera di Reggio"[20][21][22], grazie all'opera del sindaco Italo Falcomatà, che ha consentito alla città di ritrovare la sua identità e di favorire la ripresa sociale ed economica. La città è stata al centro di una trasformazione urbana ed architettonica improntata alla modernità ed all'innovazione. Dal 2002 Reggio Calabria è stata governata da una coalizione di centro destra che ha espresso come Sindaco della città Giuseppe Scopelliti,uno dei sindaci più votati nella storia di Reggio Calabria. Dopo Scopelliti, è eletto sempre a capo di una coalizione di centrodestra con il 56,3% dei consensi, il suo collega di partito Demetrio Arena. Fino al 9 ottobre 2012, quando il Consiglio dei Ministri, con una decisione presa all'unanimità e per espressa dichiarazione del Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, ha disposto il commissariamento "per contiguità mafiosa del Comune di Reggio Calabria" per 18 mesi, prorogati a 24, che è assicurato da una commissione straordinaria prefettizia di tre membri. È il primo Consiglio comunale di una città capoluogo ad essere sciolto per tale motivo in Italia[23]. Dal 2008 la città di Reggio Calabria è al centro delle cronache giudiziarie per il carico imponente di processi, di inchieste e di indagini nazionali ed internazionali che coinvolgono la criminalità organizzata (la 'ndrangheta), la classe politica e l' "area grigia" della società reggina e per i rapporti tra 'ndrangheta e politica. [24][25][26][27][28]
    Stemma:
    «al san Giorgio in atto di ferire con la lancia il drago, sinistrato da una donzella genuflessa in manto e corona reale, sormontata da raggi di luce uscenti dal capo, il tutto d'oro, con la scritta intorno allo scudo: URBS RHEGINA NOBILIS INSIGNIS FIDELISSIMA PROVINCIAE PRIMA MATER ET CAPUT. Capo del Littorio. Lo scudo sarà cimato da corona reale aragonese.»
    Gonfalone:
    «colore Amaranto riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in oro: "Città di Reggio Calabria". Le parti di metallo ed i nastri saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto amaranto con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali, frangiati d'oro.»
    Monumenti e luoghi d'interesse
    Il lungomare cittadino
    Nel corso dei secoli vari eventi distruttivi, sia ad opera umana che naturale, hanno devastato la città che oggi presenta un aspetto devastato effetto principalmente delle ultime ricostruzioni eseguite dopo il terremoto del 1908 fatte sulle vecchie rovine. Molte delle opere d'arte e degli edifici realizzati nei secoli sono andati perduti, tuttavia la città conserva esempi monumentali di pregio e antiche vestigia che testimoniano la sua storia plurimillenaria. Il centro della città è, quindi, in prevalenza caratterizzato dall'architettura dei primi decenni del Novecento, e presenta interessanti esempi di stile liberty, neogotico (Palazzo Zerbi), neoclassico (il Teatro Comunale Francesco Cilea), eclettico (Palazzo Mazzitelli) e di quello cosiddetto fascista (la Stazione Ferroviaria, il Museo Nazionale della Magna Grecia, opera di Piacentini, l'ex Caserma dei Giovani Fascisti). Nel contesto urbano, inoltre, emergono alcune fabbriche di rilievo quali il Castello Aragonese, in parte distrutto per creare le strade adiacenti allo stesso,nella parte alta della città, il vicino Duomo, completamente ricostruito dopo la distruzione del precedente edificio avvenuta con il terremoto del 1908, la Chiesa degli Ottimati, la Chiesa di S.Maria della Cattolica, la Chiesa della Graziella, sopravvissuti almeno in parte al sisma del 1908. La città è anche sede di un Museo Nazionale che, dopo quello di Berlino, è il più grande e importante museo che conserva i reperti della Magna Grecia e che annovera, tra altri reperti di pregio, i famosi Bronzi di Riace e la Testa del filosofo. Reggio Calabria affaccia sul mare e il suo lungomare, ha di fronte la Sicilia e nella fascia mediana ospita uno tra i più importanti orti botanici con varie specie di piante tropicali e alberi di ficus centenari e i resti delle mura greche e delle terme romane. Alle spalle della città si erge il massiccio dell'Aspromonte, che raggiunge i 1.998 m di altezza, con la stazione sciistica di Gambarie e il suo parco naturale.
    Architetture religiose
    • Duomo di Reggio Calabria
    Cattedrale dell'arcidiocesi metropolitana, è l'edificio sacro più grande della Calabria. Ha opere d'arte come le imponenti statue ai lati della scalinata di San Paolo e Santo Stefano opera di Francesco Jerace, e la cappella del Santissimo Sacramento (monumento nazionale) tra i maggiori esempi di barocco calabrese, le cui pareti sono rivestite di intarsi marmorei policromi, provenienti dall'antico duomo.
    • Chiesa degli Ottimati
    Costruita nel X secolo, l'antica chiesa bizantina-normanna fu distrutta durante le invasioni saracene e dai successivi terremoti, ma fu riedificata sul sito originario. Presenta al suo interno e nella propria struttura gran parte delle architetture e delle opere artistiche originali, integrate anche con quelle presenti nell'antica basilica normanna di Santa Maria di Terreti. Tra queste spicca uno splendido pavimento a mosaico cosmatesco, ed una pala dell'altare di notevole valore artistico raffigurante l'Annunciazione, opera di Agostino Ciampelli.
    • Chiesa della Graziella
    È una delle chiese più antiche della città ed è in stile Barocco calabrese. La chiesa fu inaugurata il 29 marzo 1691, come testimoniato da una iscrizione su marmo, e sorge nel quartiere di Sbarre. L'edificio, di modeste dimensioni, consta di tre corpi di fabbrica: la chiesa, il campanile e la sagrestia. Dopo lunghi lavori di restauro, la chiesa è stata restituita al culto il 30 aprile 2000.
    • Cattolica dei Greci
    La chiesa rappresenta l'istituzione cristiana più antica della città. Le origini del tempio sono legate al culto cristiano-ortodosso e per secoli rappresentò la Cattedrale della città. In origine si trovava nei pressi di piazza Vittorio Emanuele II ma, dopo che il terremoto del 1783 la distrusse, fu riedificata nel 1876 nell'attuale sito posto nella parte alta del centro cittadino. La chiesa, di stile neoclassico, ha pianta a croce latina e presenta tre navate, delle quali la centrale termina con abside semicircolare. Di notevole importanza è il portale bronzeo dorato sul quale sono rappresentate simbolicamente alcune scene della vita di Gesù.
    • Chiesa di San Giorgio al Corso
    Opera di Camillo Autore, sacrario della città, architettura ispirata al classicismo commemorativo, è dedicata al patrono di Reggio. Fu inaugurata nel 1935 alla presenza del principe Umberto di Savoia e della principessa Maria Josè. Il tempio è assai severo per lo stile che si richiama alle architetture romane, tipiche del regime fascista. La lunetta a vetri che sovrasta il portale raffigura San Giorgio che uccide il drago, mentre sul portale sono ricordati, con lettere in bronzo, i luoghi più noti degli scontri della prima guerra mondiale: Monte Nero, Carso, Bligny, Montello, Isonzo, Bainsizza, Monte Grappa, Piave. La facciata del tempio è un vero e proprio arco trionfale. La chiesa è a navata unica con tre cappelle laterali di proprietà di alcune famiglie nobili della città; è dedicata ai caduti in guerra del reggino, della locride e della piana di Gioia Tauro-Palmi. La cupola, alta 32 metri, poggia su quattro arconi. Sopra il tabernacolo è custodita una reliquia della Santa Croce e vi si trova un libro con i nomi di tutti i caduti della provincia della prima guerra mondiale. L'abside è decorata con mosaico che raffigura il Cristo tra gli angeli e i santi evangelisti e Pietro e Paolo.
    • Chiesa di San Giuseppe al Corso
    Chiesa in stile gotico italiano situata sul corso Garibaldi.
    • Chiesa di Gesù e Maria
    Si eleva nella piazzetta formata con l'incrocio di via Torrione, via Crisafi e via Cantore Giuseppe Morisani. Ha una facciata di stile classicheggiante che poggia su di una loggetta alla quale si accede con due scale laterali.
    • Chiesa di San Sebastiano Martire al Crocefisso
    La chiesa si eleva su un rialzo del terreno con le sue eleganti linee classicheggianti. È a unica navata e sulla parete di sinistra si aprono le cappelle del battistero e del S.S. Crocifisso, oltre che il grande campanile.
    • Chiesa di Santa Lucia
    Posta sulla centralissima via De Nava, si presenta in stile rinascimentale.
    Teatri
    • Teatro Francesco Cilea
    Situato nel centralissimo Corso Garibaldi e intitolato al musicista di Palmi Francesco Cilea, è il teatro più grande della Calabria e dispone di una grande sala di stile ottocentesco dalla forma a ferro di cavallo. Le linee esterne sono ispirate all'architettura classica e riprendono i motivi e le forme architettoniche dalle origini magnogreche della città.
    Nel secondo dopoguerra il Teatro Cilea fu ampliato, divenendo così ancora più bello e funzionale, e venne re-inaugurato con Il Trovatore di Giuseppe Verdi.
    Terminati ulteriori lavori che lo hanno tenuto inattivo per lungo tempo, da alcuni anni il Teatro Cilea è stato restituito alla città per proseguire la sua nobile tradizione artistica e culturale.
    • Arena dello Stretto (o Teatro Senatore Ciccio Franco)
    Teatro in stile greco, con vista dal lungomare Falcomatà sullo Stretto.
    • Politeama Siracusa
    È il più antico e tra i più prestigiosi, tra i pochi, teatri esistenti nella città dello Stretto all'indomani del terremoto del 1908.
    Palazzi pubblici e privati
    • Torre Nervi
    Costruzione circolare opera dell'architetto Pier Luigi Nervi, che si staglia dal lido comunale Zerbi situato sotto Piazza Indipendenza in pieno centro cittadino.
    Dopo aver attraversato un ventennio di degrado, la struttura è recentemente tornata ad essere fruibile e ospita periodicamente iniziative artistico-culturali, tra le quali alcune in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti. Tra gli altri palazzi storici si segnalano:
    • Palazzo Barbera
    • Palazzo del Bufalo
    • Palazzo della Camera di Commercio
    • Palazzo Campanella
    • Palazzo Belfanti Centralino
    • Palazzo Corigliano
    • Palazzo De Blasio
    • Palazzo Fiaccadori
    • Palazzo della Provincia
    • Palazzo Giuffrè
    • Palazzo del Governo
    • Palazzo Guarna
    • Palazzo Mazzitelli
    • Palazzo Melissari
    • Palazzo Melissari-Musitano
    • Palazzo Miccoli-Bosurgi
    • Hotel Miramare
    • Palazzo del Monte dei Paschi di Siena
    • Palazzo Nesci
    • Palazzo Pellicano
    • Palazzo delle Poste
    • Palazzo Romeo Retez
    • Palazzo del Municipio
    • Palazzo Spanò Bolani
    • Palazzo Spinelli
    • Palazzo Trapani-Lombardo
    • Palazzo dei Tribunali
    • Palazzo Vitrioli
    • Palazzo Zani
    • Palazzo Zani-Spataro
    Architetture militari
    Castello Aragonese
    Il castello di Sant'Aniceto.
    Le fortificazioni, rocche, castelli, torri e bastioni di Reggio, pur di epoche diverse, costituiscono il complesso sistema di difese di cui la città, ebbe necessità di dotarsi a causa della propria configurazione geografica.
    Le principali fortificazioni della città includono:
    • Castello Aragonese, così definito per le torri cilindriche merlate fatte costruire da Ferdinando d'Aragona nel 1459, ma in realtà di origine molto più antica, ritenuta anteriore all'invasione dei Goti di Totila del 549;
    • Castelnuovo;
    • Le motte che sulle colline facevano da corona alla città: Motta Anòmeri, Motta Rossa, Motta San Cirillo, Motta Sant'Aniceto, Motta Sant'Agata e Motta di Calanna;
    • Forte Catona nell'omonimo quartiere;
    • Torre Castiglia tra i quartieri di Pellaro e Bocale;
    • Torre San Gregorio nell'omonimo quartiere;
    • Batteria Modena nel rione Modena;
    • Batteria Gullì nel quartiere di Arghillà;
    • Batteria San Leonardo nel quartiere Catona;
    • Batteria Pellizzeri e Batteria Pentimele Sud sulla collina di Pentimele;
    • Batteria Fondo Versace-Spirito Santo nella zona est della città.
    Siti archeologici
    Le terme romane sul Lungomare Falcomatà
    • Mura della città greca
    Tra le poche sopravvissute fino ai giorni nostri, a testimonianza della vastità dell'antica polis di Rhegion. Ne esiste ancora un tratto tra il lungomare Falcomatà e il corso Vittorio Emanuele (sito archeologico denominato "Mura Greche"), uno sulla Collina degli Angeli (che sembra essere la testimonianza più antica risalente all'VIII secolo a.C.), ed uno sulla collina del Trabocchetto (denominato "Parco Archeologico Trabocchetto"). Al momento è possibile visitare solo quelle sul lungomare, risalenti al IV secolo a.C., che farebbero parte della ricostruzione operata da Dionisio II di Siracusa, avvenuta dopo che la città fu espugnata dal padre Dionisio I. Sono costituite da due file parallele di grossi blocchi di arenaria tenera. Recentemente hanno ospitato rappresentazioni teatrali d'epoca classica.
    • Impianti termali di epoca romana
    Rinvenuti da scavi effettuati sul lungomare, sono i ruderi di uno tra gli otto impianti termali presenti in città in epoca Romana, con resti di pavimento musivo a piccole tessere bianche e nere.
    Il sito denominato "Terme Romane" è tra le poche testimonianze giunte ai giorni nostri del periodo in cui la città di Rhegium Julium fu Civitas Confoederata di Roma e prosperoso Municipium dell'Impero Romano in Magna Grecia. Sembra infatti che l'area interessata dall'impianto termale sia di gran lunga più estesa di quanto non sia la zona visitabile del sito, rendendo l'impianto paragonabile per estensione alle Terme di Diocleziano.
    • Scavi archeologici di Piazza Italia
    Gli scavi ipogei di Piazza Italia riesumano e consegnano la stratigrafia di Reggio Calabria: dal periodo greco al precedente e sino a dopo il terremoto del 1783. Il percorso sottostante alla piazza consente la visita ai resti del Corso principale cittadino e, in passato, meta dei re di Napoli e delle Due Sicilie o di altri grandi personaggi storici come Giuseppe Garibaldi[32].
    Altro
    Vie principali
    Il Corso Garibaldi, principale via commerciale della città.

    Scorcio del corso Vittorio Emanuele, o "via Marina alta" e delle Mura Greche.

    Piazza Italia e Monumento all'Italia.


    I celebri Bronzi di Riace, custoditi al Museo nazionale della Magna Grecia.


    Monumento ai caduti
    • Lungomare Falcomatà
    Il fronte a mare della città nel suo centro storico si sviluppa fra architetture in stile liberty e piante rare. Viene spesso chiamato "il più bel chilometro d'Italia"[33], probabilmente anche per via del miraggio della Fata Morgana che contribuisce a rendere la passeggiata particolarmente suggestiva.
    • Corso Garibaldi
    La via commerciale del centro storico con i più esclusivi negozi della città.
    • Corso Vittorio Emanuele
    Via parallela al corso con belle costruzioni in stile liberty.
    • Le "Strade Cannocchiale"
    Sulla zona collinare del centro storico e nei pressi delle Tre Fontane e di Villa Nesci, dalla via Reggio Campi si dipartono scalinate che giungono fino al Lungomare Falcomatà. Queste strade sono particolarmente caratteristiche e dotate di un singolare effetto ottico: se dalla cima si osservano il mare e la Sicilia, si ha l'impressione che il panorama sia molto più vicino di quanto in effetti non sia realmente, per questo motivo da molti reggini esse sono chiamate "Strade Cannocchiale"[34].
    Piazze
    • Piazza Vittorio Emanuele II (detta Piazza Italia)
    La piazza, posta al centro del corso Garibaldi, è sempre stata importante centro politico-amministrativo della città. Era infatti sede dell'agorà in epoca greca e sede del foro in epoca romana. L'attuale studio ed i recenti scavi archeologici hanno portato alla luce resti di antiche costruzioni distribuite in varie stratificazioni. Queste percorrono la storia della città dall'VIII secolo a.C. al XV secolo d.C. (dai greci agli angioini), esempio probabilmente unico nel suo genere. Dopo il terremoto del 1783, la piazza fu riprogettata dall'ingegner Giovan Battista Mori ed ebbe varie denominazioni fino all'attuale toponimo di piazza Vittorio Emanuele II. Nel 1869 al centro della piazza fu collocato il Monumento all'Italia dello scultore Rocco Larussa e da allora è identificata impropriamente dai reggini con la denominazione di Piazza Italia. Sulla piazza si affacciano a nord il palazzo del Municipio, a ovest il palazzo della Prefettura e a sud il palazzo della Provincia.
    • Piazza De Nava
    È la piazza su cui dà il prospetto principale il Museo Nazionale della Magna Grecia ed è intitolata al reggino Giuseppe De Nava, ministro del Regno d'Italia nel 1918 e nel 1921. Al centro della piazza, adorna di palme e aranci, sorge una monumentale fontana a due bocche, sormontata da una statua del ministro De Nava.
    • Piazza del Carmine
    Costituiva anticamente la porta d'ingresso sud della cinta muraria, attraverso la quale i garibaldini entrarono in città. Sulla piazza si affaccia l'omonima Chiesa del Carmine, nel cui interno si conserva un altare del 1787 in ricco stile barocco (appartenuto alla vecchia cattedrale distrutta dal terremoto del 1908). Decorato con marmi di colore verde e giallo, l'altare è sormontato da una nicchia e da un piccolo tempietto dove è conservata la statua in legno della Madonna del Carmine. La piazza dopo il recente restauro è stata adornata con una fontana artistica.
    • Piazza Castello
    Posta nella parte alta del centro storico della città, è un grande spazio verde con ampie zone per la socializzazione e lo svago. In essa si trova l'antico Castello aragonese.
    • Piazza Garibaldi
    Al centro della grande piazza, cuore di un quartiere multietnico, sorge la maestosa statua in marmo bianco di Carrara, opera di Alessandro Monteleone, raffigurante l'eroe dei Mille. Sulla piazza si affaccia la Stazione Ferroviaria Centrale, costruita nel 1925, nel cui atrio principale si trova un bassorilievo in ceramica dello scultore Michele di Raco che raffigura la Fata Morgana.
    • Piazza Sant'Agostino
    Originariamente Piazza Carlo Mezzacapo è oggi denominata impropriamente Sant'Agostino per la chiesa omonima che vi sorge, costruita nel 1937 in stile romanico-bizantino. Conserva un interessante quadro di San Filippo e San Giacomo. Sulla piazza si affaccia inoltre la Caserma Mezzacapo.
    • Piazza Indipendenza
    Nel cuore della città e del Lungomare Falcomatà, ospita la Stazione Lido ed è il centro nevralgico del traffico stradale reggino. La piazza è famosa in città per le vicissitudini della sua fontana artistica, ricostruita numerose volte deludendo sempre le aspettative dei reggini. Per questo è diventata simbolo delle originali scelte delle amministrazioni comunali, quindi argomento di una poesia del poeta satirico reggino Nicola Giunta.
    • Piazza Duomo
    Antistante la Cattedrale, è il cuore religioso del territorio reggino. Riedificata dopo il sisma del 1908, sorge alcuni metri più a sud rispetto alla sua antica collocazione. Celebre è la battaglia combattutavi nel 1860 tra i Mille di Giuseppe Garibaldi e l'Esercito delle Due Sicilie.
    Statue e monumenti commemorativi
    • Bronzi di Riace
    Sono tra i simboli della città e vengono esposti al Museo Nazionale della Magna Grecia. Si tratta di due grandi statue che - secondo le più recenti ipotesi - raffigurerebbero due eroi appartenenti al mito dei Sette contro Tebe (forse Tideo e Anfiarao o Eteocle e Polinice). I bronzi sono statue di origine greca (o magnogreca) della metà del V secolo a.C., e insieme all'Auriga di Delfi sono considerate le uniche testimonianze bronzee dei grandi maestri scultori dell'arte classica in Grecia e Magna Grecia.
    • Cippo marmoreo a Vittorio Emanuele III
    Opera di Camillo Autore, fu eretto in onore di Vittorio Emanuele III che vi sbarcò toccando per la prima volta il suolo nazionale da sovrano il 31 luglio 1900, sorge sul "Molo di Porto Salvo" antistante l'Arena dello Stretto.
    • Monumento ai caduti di tutte le guerre
    Eretto sul Lungomare, fu inaugurato nel 1930 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. Il monumento, progettato dallo scultore locale Francesco Jerace (autore per altro de L'Azione, celebre scultura del Vittoriano), è costituito da una statua in bronzo della vittoria alata recante una spada e la palma del martirio, su una colonna rostrata. Due statue in bronzo alla base rappresentano un antico guerriero bruzio, con un vistoso scudo ed un fante armato su un cannone.
    • Monumento all'Italia
    Statua in marmo bianco di Carrara, posta al centro dell'omonima piazza.
    • Monumento al 38º parallelo
    Costituito da un basamento a forma di tronco di piramide (sul cui lato obliquo sono posti dei medaglioni con l'emblema delle 6 città attraversate dal 38º parallelo), sorge in località Bocale, nel punto esatto dove tale parallelo incontra la Statale SS106 Jonica.
    Fontane
    • Fontana della Fata Morgana
    • Le Tre Fontane
    • Fontana monumentale del lungomare Falcomatà
    Aree naturali

    Il Lungomare Falcomatà, polmone verde in riva al mare.
    • Villa Comunale Umberto I: Dove la vegetazione mediterranea convive con autentiche rarità provenienti da ogni parte del mondo. Fino a qualche anno fa ospitava un giardino zoologico.[35]
    • Lungomare Falcomatà: Un polmone di 2,5 km di verde con imponenti alberi e molte piante esotiche.
    • Parco Caserta: Un grande spazio verde che sorge sopra quella che fu la Fiera Agrumaria, al cui interno sorgono strutture sportive di rilievo.
    • Parco della Rotonda, o Parco Robert Baden Powell: Sorge immediatamente sotto la Piazza Rotonda vicino il Santuario di San Paolo. Ospita un teatro ed un grande spazio di verde attrezzato dove vengono svolti spettacoli di animazione e intrattenimento per minori.
    • Pineta Zerbi: Spazio verde nei pressi della vecchia Stazione Lido (oggi divenuta Museo dello Strumento Musicale), dove ogni due settimane si tiene un mercatino dell'antiquariato durante la domenica.
    • Parco della Mondialità: Nel quartiere di Gallico, ospita riproduzioni delle abitazioni tipiche di antiche civiltà.
    • Villa Guarna, nel quartiere di Sbarre.
    • Il Palmarium[36], area a verde attrezzato sita nella zona prospiciente Palazzo Campanella, con piante di grande pregio e di specie talvolta uniche in Europa che provengono da tutte le cinque provincie calabresi.
    Musei
    Il Planetario provinciale.
    Museo Agrumario: La Macchina Calabrese per l'antica lavorazione del Bergamotto.
    • Museo Nazionale della Magna Grecia, è considerato uno dei più importanti musei della Magna Grecia. L'edificio del Piacentini è ricco di collezioni archeologiche con numerosissimi reperti provenienti dalle antiche città-stato nei siti della Calabria, Basilicata e Sicilia. Oltre ai famosissimi Bronzi di Riace, per i quali è stato avviato l'iter per il riconoscimento dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità[78], il Museo di Reggio annovera tra i suoi pezzi più importanti: la testa del filosofo, il Kuros di Reggio, la testa di Apollo, il gruppo dei Dioscuri, le tavole bronzee dell'archivio del tempio di Zeus di Locri Epizefiri, le collezioni di pinakes, oltre a gioielli e monete varie di diverse epoche storiche. Attualmente[Quando?] è chiuso per restauri e le sue opere principali (compresi i bronzi di Riace) sono stati trasferiti presso la sede del Consiglio Regionale.
    • Pinacoteca Civica, la nuova Pinacoteca si trova presso il Teatro Francesco Cilea. Comprende un considerevole numero di opere di maestri quali Mattia Preti, Luca Giordano, Vincenzo Cannizzaro, Giuseppe Benassai, Ignazio Lavagna Fieschi, Andrea Cefaly e Lionello Spada. Vi si possono ammirare anche due tavolette di Antonello da Messina (Abramo servito dagli angeli e San Girolamo penitente), frammenti architettonico-decorativi e sculture in marmo ed oggetti di devozione privata e dipinti su tela e tavola, provenienti da raccolte private e collezioni civiche e statali e risalenti a un arco di tempo compreso tra il VII secolo ed il XIX secolo.
    • Museo Diocesano, l'edificio che ospita il Museo si trova accanto alla Cattedrale;
    • Castello Aragonese, testimone dell'antica storia cittadina, ospita oggi numerose mostre d'arte;
    • Museo San Paolo, nato negli anni trenta è una delle più importanti esposizioni d'oggetti d'arte in città, con una ricca collezione di elementi bizantini e normanni;
    • Planetario Provinciale "Pythagoras", svolge un'intensa attività divulgativa e didattica riguardante l'astronomia e le scienze a essa collegata;
    • Museo dell'artigianato tessile, della seta, del costume e della moda calabrese, illustra la storia dell'artigianato tessile in Calabria dal periodo greco fino al 1948. Oltre ai tessuti vi sono i macchinari utilizzati per la lavorazione e campioni di materia prima (cotone, lana, seta);
    • Museo di biologia e paleontologia marina, la collezione documenta la storia del mondo animale e vegetale del passato e si compone della sezione di paleontologia, comprendente reperti fossili catalogati per era geologica e per tipi, e della sezione di Biologia marina, comprendente esemplari marini attualmente viventi (conchiglie, invertebrati, pesci abissali dello Stretto)[79];
    • Museo Agrumario, situato all'interno della Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze e dei Derivati dagli Agrumi (SSEA), ospita diversi macchinari utilizzati per l'estrazione del succo e delle essenze dagli agrumi tra cui la Macchina da bergamotti "Gangeri", derivata dal modello di Macchina Calabrese inventato nel 1840 da Nicola Barillà. Inoltre il museo ospita una raccolta fotografica che illustra la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del gelsomino e la coltivazione del papavero da oppio;
    • Museo del Presepio, lo si può vedere alle spalle della chiesa della Cattolica dei Greci[80];
    • Museo dello strumento musicale, si trova all'interno della Pineta Zerbi;
    • Museo Etnografico, si trova nel quartiere di Pellaro;
    • Piccolo Museo della Civiltà Contadina, si trova nella frazione di Ortì;
    • Museo della 'ndrangheta, si trova in una villa confiscata ad una cosca mafiosa locale nel rione di Croce Valanidi. È nato con lo scopo di demitizzare il fenomeno mafioso calabrese, di smuovere le coscienze a riacquistare quella dignità fondamentale per combattere la mafia e la sua subcultura. All'interno del museo, oltre all'esposizione di fotografie dei più pericolosi latitanti, di scene della "guerra di mafia" e alla consultazione di documenti inerenti al fenomeno mafioso, si realizzano alcuni progetti e attività che coinvolgono gli studenti delle scuole delle provincie di Reggio, Vibo, Messina e Palermo;
    • Museo di Storia della Farmacia e Biblioteca Rabainisia, è uno spazio museale ricavato all'interno di un antico convento greco-bizantino nel rione di Ravagnese, l'antica Rabainisia, che fu un insediamento greco-bizantino. All'interno del museo sono custoditi molti reperti tra i quali un mortaio in bronzo del 1630, un distillatore in vetro, un torchio in ghisa per agrumi, e un torchio e raccoglitore per essenze del bergamotto in legno risalente al 1800. È presente, inoltre, un ricca raccolta di vecchi trattati di medicina.[81]
    Il perno storico del teatro cittadino è il Teatro Francesco Cilea dove si svolge la stagione concertistica, dei balletti, d'opera e di prosa. Al suo interno opera il "Coro Lirico Francesco Cilea", composto in massima parte da giovani diplomati in canto presso i Conservatori calabresi e di Messina, il coro è nato nel 1981 e si è costituito in Cooperativa nel maggio 1983[88]. In città è presente presso l'auditorium "Cipresseto" la residenza teatrale "TeatRhegion" che rappresenta una struttura di teatro stabile con una propria produzione e programmazione annuale di attività che spaziano dalla musica, al teatro e alla danza classica[89]. Di pregio risulta anche essere l'attività svolta nei mesi estivi all'Arena Neri del rione Catona dove si tiene il Festival Catonateatro. Al Politeama Siracusa opera il Laboratorio teatrale dell'Università Mediterranea “Le nozze”[90].
    Musica
    A Reggio è presente il Conservatorio di Musica "Francesco Cilea". Fondato nel 1927, fu il primo conservatorio istituito in Calabria ed il quindicesimo tra i 57 conservatori d'Italia (l'unico tra Napoli e Palermo fino al 1970). Attualmente diretto da Antonino Sorgonà, è stato guidato, tra gli altri, da Alessandro Cicognini, Terenzio Gargiulo e Paolo Renosto. Comprende oggi circa 800 studenti e 98 docenti, svolgendo attività didattica, artistica e di ricerca. I corsi di studio si articolano in Arpa, Basso tuba, Canto, Chitarra, Clarinetto, Clavicembalo, Composizione, Contrabbasso, Corno, Didattica della musica, Discipline musicali, Fagotto, Fisarmonica, Flauto, Jazz, Oboe, Organo, Percussioni, Pianoforte, Sassofono, Tromba, Trombone, Viola, Violino e Violoncello.
    .
    EVENTI
    • Festa di San Giorgio, il 23 aprile;
    • Arcobaleno Motor Show - Fiera Motoristica giunta al V Anno;
    • Reggio Estate - Il più bel chilometro d'Estate (Estate Reggina): Rappresenta, nelle sue varie forme, un appuntamento fisso per i reggini. Il comune organizza, per tutta l'estate, una serie di eventi culturali e di spettacoli;
    • Reggio Calabria Filmfest - retrospettiva sul cinema italiano: Si tiene ogni anno in primavera e nasce dall'idea di mettere a confronto il cinema italiano di ieri e di oggi, attraverso omaggi e retrospettive ad autori del passato e una vetrina sulle opere più recenti, con alcune anteprime. Durante il corso del festival che dura alcuni giorni viene attribuito il "Leopoldo Trieste Award-Città di Reggio Calabria" a due interpreti emergenti del cinema italiano.
    • Concorso Ippico Città di Reggio Calabria: Si svolge a luglio.
    • Ecojazz: Rassegna estiva di jazz nazionale e internazionale, che da molti anni rappresenta a Reggio un punto di riferimento nel cartellone degli eventi estivi. Si tiene generalmente nel quartiere di Pellaro.
    • Catonateatro: Giunta quest'anno[quale?] alla XXII edizione, è una rassegna di teatro e musica con artisti del panorama nazionale ed internazionale. Si tiene da luglio a settembre all'Arena Neri, nel quartiere Catona.
    • Festival della Cultura: Manifestazione annuale che si svolge l'11 febbraio, coinvolgendo entrambe le sponde dello Stretto. Le edizioni dispari si svolgono a Reggio Calabria e le pari a Messina. Il Festival offre una panoramica della cultura mediterranea, durante l'evento viene inoltre consegnato il premio "Stretto Metropolitano", un riconoscimento per quelle personalità reggine e messinesi che si sono contraddistinte a livello nazionale ed internazionale.
    • Festival dello Stretto : Nel mese di agosto, giunto alla VI edizione, è una rassegna etnico-musicale in cui, attraverso l'uso delle proprie lingue locali, innumerevoli artisti interpretano vicende, usi e abitudini del territorio del Sud-Italia. Numerose sono infatti le partecipazioni tra cui quelle di "Enzo Avitabile e i Bottari", i "Folkabbestia" e gli "Asteriskos" del "Womad" di Peter Gabriel.
    • Regata di Ulisse: Un evento di sport e cultura che si svolge ogni anno alla fine di agosto per cinque giorni, finalizzato al ricordo della Magna Grecia e del viaggio di Ulisse. Vi partecipano enti locali da tutta Italia;
    • Festa Madonna (Festa di Maria Santissima Madonna della Consolazione)
    Dal secondo sabato di settembre, per una settimana si festeggia in tutta la città. Si celebra l'effigie della Madonna con una caratteristica processione dalla basilica dell'Eremo alla Cattedrale. Viene festeggiata tra le caratteristiche bancarelle, i luna park allestiti per l'occasione e gli spettacoli;
    • Notte Bianca: Alla fine dell'estate, si svolgono una serie di spettacoli, intrattenimenti vari e visite gratuite ai musei. Dura tutta una nottata. Attualmente[da quando?] però è stata sospesa.
    • Fiera di settembre. Esposizione Internazionale Canina di Reggio Calabria: Si svolge a settembre.
    • Mostra Nazionale del Canarino: Viene fatta a dicembre.
    • Giovani Voci: Patrocinato dall'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, il Concorso Canoro "Giovani Voci" è una manifestazione musicale che si svolge ogni anno, nel mese di luglio, presso il Teatro Greco del Parco della Mondialità di Gallico - Reggio Calabria. Giunto nel 2011 alla settima edizione, vi partecipano concorrenti provenienti anche da fuori Regione.
    • Corrireggio: Organizzata da Legambiente Calabria[94] fin dalla prima edizione del 1983, si svolge ogni 25 Aprile sul Lungomare Falcomatà[95][96][97][98].
    Geografia antropica
    Nella sua lunga storia la città ha subito profonde trasformazioni del tessuto urbano, le cui tracce sono evidenti sia in superficie che nelle stratificazioni archeologiche del sottosuolo.
    Tali trasformazioni sono riconducibili sia ad eventi naturali disastrosi (terremoti, maremoti, dissesti idrogeologici) che ne hanno cancellato la grandezza e la memoria storico-architettonica raggiunta nella sua millenaria storia, sia ad interventi non sempre felici dell'uomo che ne hanno in parte stravolto la fisionomia: ci riferiamo in particolare agli anni dal 1960 al 1990. Solo dagli anni novanta sembra ci sia una maggiore consapevolezza dei danni apportati al territorio ed una voglia di ricostruzione che certamente dovrà durare ancora molti anni. Per agevolare uno sviluppo urbanistico più funzionale alle moderne esigenze di espansione della città e riqualificare alcuni quartieri periferici cresciuti in modo disordinato e deturpati dall'abusivismo edilizio, l'Amministrazione comunale si sta dotando di un nuovo "piano urbanistico strutturale" in sostituzione del vigente "Piano Regolatore Generale" redatto dall'architetto Ludovico Quaroni nel 1970[99].
    Dopo il terremoto del 1908 la città è stata ricostruita con lunghe strade diritte, più ampie di quelle antiche e con palazzi prevalentemente ispirati al Liberty[100]. Il centro storico della città ha un impianto urbanistico a scacchiera e presenta interessanti realtà architettoniche, civili e religiose.
    Caratterizzato da rilievi continui e persistenti e da fasce perpendicolari alla costa tratteggiate da corsi d'acqua, il territorio è però attraversato da numerose strade che consentono un collegamento fra i quartieri, i sobborghi periferici ed i paesi dell'hinterland, gran parte dei quali sono anche serviti dalle linee ferroviarie. Sono molto caratteristiche le "traverse" o "strade cannocchiale" in discesa e con una splendida vista del mare. Tutt'oggi comunque la città non ha un vero e proprio piano regolatore e questa mancanza unita ala strade distrutte, manda la città in un caos urbano.
    Dei 185.577 abitanti di Reggio Calabria, 105.288 vivono nel centro città in una superficie di 22,4 km² (dalla prima alle settima circoscrizione) con una densità media di 4700 ab./km².
    La densità complessiva della città è circa 790 ab./km², nei 236,02 km² del Comune che includono anche alcune piccole frazioni situate alle pendici dell'Aspromonte.
    Con l'istituenda città metropolitana è in fase di progetto l'eliminazione delle attuali 15 circoscrizioni e la creazione di sei municipi di circa 30.000 abitanti ciascuno[102].
    Economia
    « I dintorni di Reggio sono in genere molto deliziosi e non si vedono che campagne coperte di gelsi, aranceti, limoneti, vigneti. La maggior parte della seta che si produce in Calabria si coltiva in questi luoghi; Reggio ne vende per ottantamila libbre all'anno. »
    (Hermann von Riedesel, Reise durch Sicilien und Grossgriechenland, Zurigo, 1771)
    Reggio attualmente non dispone di un tessuto industriale adeguato, sebbene prima del terremoto del 1908 e dell'Unità d'Italia abbia conosciuto un florido sviluppo economico dovuto principalmente all'industria ed al commercio della seta e delle essenze del bergamotto. Molteplici e sfavorevoli episodi storici, fra i quali il catastrofico sisma di inizio Novecento, hanno costretto la città a ripartire quasi da zero nel XX secolo.
    Nei decenni trascorsi sono state progettate ed in parte realizzate alcune iniziative industriali, anche grazie ai contributi pubblici del "pacchetto Colombo". Molte di queste iniziative non sono decollate, come ad esempio il polo chimico di Saline Joniche mai entrato in funzione, o quello tessile di San Gregorio attualmente in crisi. Alcune infrastrutture dell'area, come nel caso del Porto di Gioia Tauro, sono state riconvertite ad altri usi.
    La città negli ultimi anni ha cercato di operare una riconversione della sua economia al turismo, essendo naturalmente favorito dalla presenza di importantissime vestigia del passato, dalla sua ricca storia e dalle bellezze naturali. A tal proposito alcuni investimenti pubblici e privati, atti a recuperare il patrimonio storico, hanno favorito la nascita di diverse strutture alberghiere (Bed & Breakfast ed alcuni hotel). Il settore, tuttavia, è in una prima fase di crescita e non rappresenta ancora un grande volano occupazionale per la città.
    Favoriti dal clima mite e tipicamente mediterraneo, sono particolarmente sviluppati i settori dell'agricoltura tradizionalmente più esclusivi dell'area reggina, come il bergamotto o certe varietà di gelsomino. Anche in questo caso, tuttavia, la relativa industria di trasformazione non ha raggiunto dimensioni significative.
    Secondo l'indice di benessere redatto da Il Sole 24 ore, nel 2009 Reggio Calabria risulta l'ottantaquattresima provincia d'Italia in classifica[103].
    Agricoltura
    Per la diversità climatica delle varie zone del territorio, a Reggio esistono coltivazioni molto varie. Tra di esse spiccano due particolari piante che riescono ad attecchire solo in questa zona:
    • il Bergamotto, definito il "Re degli agrumi" o "Oro Verde", che cresce solo in prossimità della città dove sembra si sia originato spontaneamente nel XVIII secolo per un innesto naturale. Da questo agrume si estrae l'"Olio essenziale di Bergamotto di Reggio Calabria DOP", elemento essenziale dell'industria profumiera internazionale;
    • il Gelsomino, su tutta la costa jonica che va dal capoluogo fino alla cosiddetta Costa dei Gelsomini, area dove è maggiormente prodotto dopo l'introduzione della pianta nel 1928, ad opera della Stazione Sperimentale per le Industrie delle Essenze e dei Derivati dagli Agrumi.
    • L'Anona, una pianta di origine tropicale coltivata solo nel reggino e in Spagna (cherimola), il cui frutto ha un sapore somigliante ad un misto di banana, fragola e ananas.
    Oltre a quelle tipiche, nel reggino vengono coltivate molte altre varietà di specie vegetali, tra cui le più diffuse sono:
    • l'Ulivo, dal quale si produce il tipico olio d'oliva calabrese dal gusto forte. Tipiche del reggino sono infatti i livi ra chjàna (le olive della Piana di Gioia Tauro). Molto rinomato è diventato negli ultimi anni l'olio prodotto nella Vallata del Tuccio (sul versante del basso jonio), dal gusto più delicato derivante da un'acidità particolarmente ridotta rispetto alla produzione del versante tirrenico;
    • la Vite, dalla quale si producono ottimi vini tramandati dalla millenaria tradizione greca, tra i quali il Pellaro, l'Arghillà, il Sambatello ed il Palizzi;
    • il Castagno ed il Faggio
    • diverse graminacee come il Frumento, l'Avena ed il Granturco
    • differenti e variegate specie di Agrumi, tra i quali le rinomate Clementine di Calabria DOP e naturalmente il Bergamotto di Reggio Calabria DOP
    Turismo
    Reggio è sede di del particolare e raro fenomeno ottico-mitologico della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana sembra distare solo pochi metri ed è possibile distinguere molto bene case, auto e persone.
    Altro aspetto peculiare della città è la coltivazione, nei suoi dintorni, del Bergamotto, agrume che cresce solo in una ristretta fascia costiera (larga circa tre km all'interno del litorale reggino), che si estende da Scilla a Brancaleone per circa 85 km.
    Tra le attrazioni di Reggio vi sono i Bronzi di Riace, retaggio delle origini magnogreche della città: insieme al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia che li custodisce, i due bronzi sono una delle principali mete turistiche della città dello Stretto; il Lungomare del centro storico è invece diventato negli ultimi anni[non chiaro] un'affollata meta balneare e luogo simbolo di una vivace movida estiva.
    Il turismo a Reggio è anche diffuso tra la costa jonica e la costa Viola (tirrenica), nel tratto di costa compreso tra le spiagge di Bova e Palmi; la montagna dell'Aspromonte, alle spalle della città, custodisce la riserva naturalistica del Parco Nazionale dell'Aspromonte, dove a 1.400 m s.l.m. sorge la stazione sciistica di Gambarie da cui si gode di un panorama sulla città e su tutto lo Stretto (dalla cima innevata dell'Etna alle Isole Eolie).[107]
    Nel 2010, il sito internet TripAdvisor, dedicato al turismo, ha segnalato la città dello stretto tra le 30 località turistiche italiane che hanno beneficiato di un ottimo gradimento nei giudizi e nelle recensioni, inserendosi tra le mete preferite dagli utenti del sito[108].



    Infrastrutture e trasporti
    Strade
    La città è il capolinea delle direttrici stradali provenienti da Salerno e Taranto. La principale infrastruttura stradale che collega la città è l'Autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, definita oggi anche "Napoli-Reggio Calabria".
    Reggio è inoltre capolinea della strada statale 18 Tirrena Inferiore, che parte da Napoli, e della strada statale 106 Jonica, che parte da Taranto. È dunque il crocevia delle dorsali europee ovest-est (E90) e nord-sud (E45).
    La tangenziale cittadina corre in fascia collinare e collega i diversi quartieri della città tra loro e con i comuni limitrofi attraverso un sistema di quindici svincoli. Si sviluppa lungo tratti dell'A3, del Raccordo autostradale 4 e sul primo tratto della SS106.
    Inoltre intorno alla città gravitano la strada statale 183 Aspromonte-Jonio, che circonda la città innestandosi sulla strada statale 112 a Delianuova per giungere a Melito di Porto Salvo e la strada statale 184 delle Gambarie, che partendo dal quartiere di Gallico collega la città alla località sciistica di Gambarie d'Aspromonte.
    Ferrovie
    A Reggio terminano due importanti linee ferroviarie: la Ferrovia Tirrenica Meridionale che collega la città con Salerno, Napoli e Roma, e la Ferrovia Jonica che la collega a Taranto e Bari: mentre quest'ultima è ancora a binario unico e sprovvista di alimentazione elettrica, la prima ha doppio binario elettrificato, sulla linea tirrenica è in fase di progettazione la realizzazione dell'alta velocità.[109]
    La stazione di Reggio Calabria Centrale, sede compartimentale, è il maggiore scalo della Calabria.
    Dal 2008 è entrato in funzione il servizio ferroviario metropolitano denominato Tamburello, gestito da RFI, che copre la tratta metropolitana tra Melito e Rosarno.


    Porti
    da un bacino artificiale, collega la città con le Isole Eolie, con Messina e Malta. Con oltre 10 milioni di passeggeri trasportati all'anno, è il secondo in Italia nel settore[110][La fonte ISTAT non è raggiungibile, la pagina di wikipedia contiene dati anomali, ad es. manca Villa San Giovanni]. Il porto reggino svolge anche la funzione diportistica, disponendo di una darsena turistica.
    Aeroporti
    La città è servita dall'Aeroporto di Reggio Calabria "Tito Minniti" (Aeroporto dello Stretto), che serve anche la provincia di Messina, situato nella zona sud della città, a circa quattro chilometri dal centro cittadino.
    Mobilità urbana
    Il servizio di trasporti pubblici per l'area urbana ed extraurbana è gestito principalmente dalla rete A.T.A.M. di autobus, con oltre 130 linee.
    Nel luglio 2009 è stato inaugurato un sistema di tapis roulant che collega la zona costiera con quella collinare della città nel suo centro storico. I lavori hanno interessato la via Giudecca che è stata dotata di 6 tapis-roulant. A completamento del sistema mobile è in fase di realizzazione un impianto ascensore, che collegherà la via Possidonea (parte terminale del tapis roulant) con la via Reggio Campi (importante arteria stradale a monte della città). L'intervento è parte integrante del progetto per la realizzazione della metropolitana.[111][112].

    reggino sono previsti degli approdi importanti, diamo qualche indicazione su Reggio Calabria:[/justify:1tm9xvr5]
Sto operando...
X