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Giù le mani da Costa Crociere

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  • Giù le mani da Costa Crociere

    Giù le mani da Costa Crociere


    - 35% di prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2011
    In un’intervista a La Stampa Pier Luigi Foschi ha fatto alcune riflessioni sulla tragedia della Costa Concordia la quale deve servire da lezione per il futuro del comparto crocieristico. “Ci sono riflessioni da fare. E’ stato un incidente incredibile, senza precedenti. Ma la vicenda della Concordia deve servire da lezione per il futuro. Sono pronte correzioni alle nostre procedure”, ha sottolineato Foschi. Alcune di queste sono già state messe in pratica, come ad esempio “le norme internazionali prevedono che le esercitazioni di salvataggio debbano avvenire entro 24 ore dalla partenza della nave. Dopo il Giglio le facciamo subito dopo aver salpato le ancore”. Ma non solo, “stiamo valutando un nuovo sistema elettronico che una volta tracciata la rotta la rimbalzi a terra al nostro centro di controllo per poter verificare in tempo reale che venga effettivamente seguita”.

    L'effetto del naufragio sulle prenotazioni ha fatto registrare un rallentamento nel settore crocieristico globale. Un effetto che però sta dissipandosi lentamente per gli altri operatori europei e mondiali ad un mese dall'incidente. La situazione per la compagnia italiana Costa Crociere continua ad essere seria “siamo sotto di un 35% rispetto allo scorso anno. Certo, c’è la crisi e ci aspettavamo un anno difficile. Ma è evidente che il naufragio pesa”. La crisi mondiale esisteva anche l'anno scorso. E' evidente che ciò che è accaduto influisce notevolmente sulle prenotazioni per il proseguo della stagione del marchio Costa. La compagnia confida molto nei suoi clienti più affezionati a cui ha scritto una lettera subito dopo l'incidente del Gigio. Clienti che probabilmente, economia permettendo, risponderanno positivamente all'appello della compagnia. In molti hanno scritto a “Le Signore dei Mari” per esprimere la loro rabbia, ma anche la loro fiducia alla compagnia con cui hanno condiviso alcuni momenti meravigliosi della loro vita. “Mamma Costa chiama, io rispondo” ci scrive Sara. “Ho prenotato da diverso tempo una crociera in primavera con un'altra compagnia, ma ora vado a prenotarne un'altra per settembre/ottobre con Costa”, ci confida Simone. Tra loro vi sono anche quelli che da Costa si sono sentiti traditi, abbandonati, dopo che la compagnia ha scelto di dedicarsi fortemente ai grandi numeri, al mass-market, più tosto che alla qualità che contraddistingueva il celebre marchio. “Siamo chiamati a sostenere la compagnia – commenta Giovanni – noi che sia stati accantonati perché considerati “vecchi”, sempre se avere poco più di 50 anni significhi essere vecchi. Io ho continuato a navigare anche senza di loro. Ho trovando quello che cercavo su altre compagnie, se pur straniere, alla stessa tariffa “vera”, quella da catalogo per intenderci, di Costa. Ora mi chiedono aiuto. Io sono disposto a darlo, ma loro sono disposti a darmi la qualità di un tempo? Non pretendo chi sa cosa. Ma sicuramente non voglio la mensa o la mediocrità del servizio registrata nelle mie ultime crociere con loro”. Ed ancora Simona, “quest'anno volevo provare una compagnia diversa, ma in questo momento così difficile voglio sostenere chi ha accompagnato me e mio marito durante le nostre vacanze felici”.

    Tra i fedelissimi, ci sono sicuramente alcuni membri dell'equipaggio che erano a bordo della Costa Concordia, come viene rivelato da La Stampa. “E’ vero che il 95% dell’equipaggio ha chiesto di essere reimbarcato? “Sì. Avranno la priorità sui prossimi imbarchi. Mi fido di loro. Il primo si è imbarcato”, risponde Foschi”.

    Vi è comunque molta preoccupazione per un possibile fallimento della storica compagnia italiana. Fallimento che, almeno per ora, Foschi esclude categoricamente, “Costa Crociere non fallisce come società. Potrebbe fallire come marchio. Siamo stati azzerati mediaticamente. Il nostro marchio è stato massacrato. Quanto ci vorrà perché si torni a guardare alle nostre navi con serenità? Lavoreremo sodo affinché queste preoccupazioni svaniscano in tempi ragionevoli. Cancellare il brand è l’ultima cosa che vorrei”. La speranza di tutti noi, è che queste ultime parole di Foschi si avverino. Ma soprattutto che il nome della più antica compagnia italiana in attività continui a solcare i mari del mondo. Troppe volte da quando il marchio Costa Crociere era passato nella sua totalità a Carnival plc., si è parlato di una possibile scomparsa dello storico marchio italiano. Lo stesso Arison, più volte era dovuto intervenire per dissipare le voci di corridoio, escludendo tale possibilità, sottolineando che un marchio sano e storico come quello di Costa Crociere non si può cancellare alla pari di marchi come Cunard Line e Holland America Line. “La stessa storia di questi marchi è una garanzia di successo”. Ora, lo storico marchio sta attraversando forse il momento più difficile della sua storia. Di piccoli incidenti e guasti è piena la storia di ogni compagnia. Ma dopo l'incidente della Costa Europa costato la vita a 3 membri dell'equipaggio del 26 febbraio 2010 e quello del 13 gennaio 2012 che conta ben 32 tra passeggeri e membri dell'equipaggio morti (17 accertati e 15 dispersi), con in più la perdita della nave, fa tornare in auge il fantasma, voluto da chi sa chi, della possibile scomparsa della storica “C”. Bisogna risalire al 29 luglio 1984 per registrare la perdita della Columbus C a causa di un forte vento che spinse la nave contro la dica foranea del porto di Cadice, provocando uno squarcio sotto la chiglia che ne provocò dopo l'ormeggio l'affondamento. O ancora più lontano, nel 1961 e precisamente il 23 ottobre, quando partendo dalla rada di St. George, nelle isole Granadines, un'esplosione nella sala macchine provoca un incendio indomabile che porta all'affondamento della Bianca C dopo la totale evacuazione di passeggeri e equipaggio. Perdite pesanti, ma lungi da quelle registrate da qualsiasi compagnia aerea in attività. Eppure si continua a salire a bordo dei loro veicoli. Perché non continuare allora a navigare su una nave con l'insegna “C”? Non facciamoci raggirare dai subdoli intrighi di chi tira i fili a piacimento, speculando su un tragico evento, sicuramente evitabile, ma comunque un incidente.
    Ivana
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  • #2
    Re: Giù le mani da Costa Crociere

    Argomento già trattato viewtopic.php?f=4&t=7813

    E vietata dal nostro regolamento pubblicità a siti,blog,forum sulle crociere

    Grazie
    Stefano Sabelli Amministratore di Crocierista.com

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