Tunisi, con i suoi 700.000 abitanti, è capitale della Repubblica tunisina, ed è anche il fulcro politico ed economico del paese. Il centro della città, nonostante il porto e il centro cantieristico, tra i più attivi di tutta l'Africa, è curiosamente situato nella parte interna della costa, a circa 10 chilometri dal mare, all'estremità orientale di una laguna profonda da uno a due metri.
Quella della laguna, difficilmente navigabile e comunque non praticabile per le navi di un certo tonnellaggio, è stata una difficoltà logistica superata solo nel secolo scorso quando, nel 1890, fu aperto un canale che collegava la città al suo avamporto de La Goulette. Il canale lungo 10 km, permette ancora oggi a navi, con un pescaggio inferiore ai 6,5 metri, di poter raggiungere le banchine del porto di Tunisi. Due grandi dighe, che fiancheggiano il canale, rendono più sicura la stabilità del canale.
Le origini di Tunisi sono antichissime: gli storici ritengono addirittura si tratti di una città anche più antica della leggendaria Cartagine: quasi sicuramente fu uno dei primi centri abitati del Mediterraneo. Durante le tre guerre puniche si schierò attivamente dalla parte di Cartagine nella sua sfortunata lotta contro Roma. Verso la fine del sec. VII d.C., dopo la definitiva distruzione di Cartagine per mezzo degli Arabi, ne accolse la popolazione superstite scacciata dal luogo natale dagli invasori. Nell'894 divenne per la prima volta capitale e tale rimase per breve tempo.
Nel 1270 il Re di Francia Luigi IX cercò invano di conquistarla. La città raggiunse il periodo di maggior splendore tra il sec. XIII e XVI, sotto la dinastia degli Hafsidi. A questo periodo risale la creazione della maggior parte dei souks: Tunisi aveva a quell'epoca circa 100.000 abitanti. Da allora è rimasta capitale del paese. Tunisi, anche per la notevole influenza della Francia, il cui primo tentativo di conquista della città risale al 1270 con Luigi IX, è una città dal doppio volto, arabo ed europeo. Anche se il culto dell'Islam affiora dietro ogni angolo, è notevole la percentuale di cattolici all'interno del paese. Questa doppia caratteristica si rivela costantemente in ogni panoramica della città, che è affascinante anche per la convivenza di molti elementi d'assoluto contrasto che qui sono diventati uno stile inconfondibile.
Il luogo di culto più importante di Tunisi è la Moschea dell'Ulivo, il più grande e più venerato Santuario islamico di Tunisi; la sua prima costruzione risale al 732, ma l'edificio attuale fu certamente ricostruito dagli Hafsidi tra il XIII e il XV secolo. Nella sala della preghiera si possono ammirare le antiche colonne bizantine e il mihrab adorno di stucchi; all'esterno, il minareto alto 44 metri, e costruito nel 1894, è il punto di riferimento nell'ora della preghiera di tutti i musulmani della città. Tunisi vanta personaggi storici che, ormai, per tutto il paese, sono assurti al ruolo di autentiche leggende: una di queste è senza dubbio la Principessa Aziza, il cui vero nome era Fatima, figlia di Othman Dey. Famosa per le sue opere di bene, giunta al termine della propria vita, affrancò tutti i suoi schiavi e donò tutti i propri beni a varie opere pie. Le tombe di Aziza, del padre e dei suoi servitori sono finemente scolpite nel marmo, mentre la parte centrale è decorata con ceramiche.
Molto bello anche il parco del Belvedere anche se, indubbiamente, il cuore pulsante della vita commerciale della città è la Kasbah, con il suo dedalo di bancarelle, vicoletti e botteghe dove la contrattazione non solo è d'obbligo, ma diventa una sorta di spettacolo.
Il Museo del Bardo, dopo quello egiziano del Cairo è il più importante di tutta l'Africa settentrionale e contiene in primo luogo la più grande collezione di mosaici romani del mondo intero. Il museo comprende sei sezioni, preistorica, punica, romana, pagana, paleocristiana, arabo - musulmana. Le collezioni esposte sono distribuite su tre piani.
Le rovine di Cartagine, la città che contese il predominio sul Mediterraneo a Roma, sono a poca distanza da Tunisi, qui, purtroppo, della Cartagine punica rimane ben poco: una necropoli, le fondamenta di un quartiere abitativo, la traccia degli antichi porti. La leggenda racconta che la regina Didone fondò la città e si immolò sul rogo. La seconda Cartagine risuscitata dagli imperatori romani ha lasciato importanti testimonianze: l'Odeon, il Teatro, basamenti di ville e terme. Il fascino archeologico di questi luoghi è paragonabile solo ai templi dell'antica Grecia.
Molto caratteristico è anche il villaggio di Sidi Bou Said che con le sua case calcinate, i suoi portali blu, i suoi balconi ed i suoi giardini sommersi di fiori, risulta essere uno degli angoli più orientaleggianti di tutto il nord Africa. Esso si presenta con viuzze strette e ripide, case che nascondono giardini coloratissimi e cupole che si stagliano sul verde della vegetazione e sul blu cangiante del mare.
Le specialità gastronomiche tunisine sono molto varie e squisite. La cucina tunisina è arricchita da sapori e spezie come anice, coriandolo, harissa, cumino, menta, acqua di rose, fiori d'arancio e rosa canina. Il cuscus con l'agnello e con l'orata è senza indugi il piatto nazionale.
Fonte: Port Information - Costa Crociere
Quella della laguna, difficilmente navigabile e comunque non praticabile per le navi di un certo tonnellaggio, è stata una difficoltà logistica superata solo nel secolo scorso quando, nel 1890, fu aperto un canale che collegava la città al suo avamporto de La Goulette. Il canale lungo 10 km, permette ancora oggi a navi, con un pescaggio inferiore ai 6,5 metri, di poter raggiungere le banchine del porto di Tunisi. Due grandi dighe, che fiancheggiano il canale, rendono più sicura la stabilità del canale.
Le origini di Tunisi sono antichissime: gli storici ritengono addirittura si tratti di una città anche più antica della leggendaria Cartagine: quasi sicuramente fu uno dei primi centri abitati del Mediterraneo. Durante le tre guerre puniche si schierò attivamente dalla parte di Cartagine nella sua sfortunata lotta contro Roma. Verso la fine del sec. VII d.C., dopo la definitiva distruzione di Cartagine per mezzo degli Arabi, ne accolse la popolazione superstite scacciata dal luogo natale dagli invasori. Nell'894 divenne per la prima volta capitale e tale rimase per breve tempo.
Nel 1270 il Re di Francia Luigi IX cercò invano di conquistarla. La città raggiunse il periodo di maggior splendore tra il sec. XIII e XVI, sotto la dinastia degli Hafsidi. A questo periodo risale la creazione della maggior parte dei souks: Tunisi aveva a quell'epoca circa 100.000 abitanti. Da allora è rimasta capitale del paese. Tunisi, anche per la notevole influenza della Francia, il cui primo tentativo di conquista della città risale al 1270 con Luigi IX, è una città dal doppio volto, arabo ed europeo. Anche se il culto dell'Islam affiora dietro ogni angolo, è notevole la percentuale di cattolici all'interno del paese. Questa doppia caratteristica si rivela costantemente in ogni panoramica della città, che è affascinante anche per la convivenza di molti elementi d'assoluto contrasto che qui sono diventati uno stile inconfondibile.
Il luogo di culto più importante di Tunisi è la Moschea dell'Ulivo, il più grande e più venerato Santuario islamico di Tunisi; la sua prima costruzione risale al 732, ma l'edificio attuale fu certamente ricostruito dagli Hafsidi tra il XIII e il XV secolo. Nella sala della preghiera si possono ammirare le antiche colonne bizantine e il mihrab adorno di stucchi; all'esterno, il minareto alto 44 metri, e costruito nel 1894, è il punto di riferimento nell'ora della preghiera di tutti i musulmani della città. Tunisi vanta personaggi storici che, ormai, per tutto il paese, sono assurti al ruolo di autentiche leggende: una di queste è senza dubbio la Principessa Aziza, il cui vero nome era Fatima, figlia di Othman Dey. Famosa per le sue opere di bene, giunta al termine della propria vita, affrancò tutti i suoi schiavi e donò tutti i propri beni a varie opere pie. Le tombe di Aziza, del padre e dei suoi servitori sono finemente scolpite nel marmo, mentre la parte centrale è decorata con ceramiche.
Molto bello anche il parco del Belvedere anche se, indubbiamente, il cuore pulsante della vita commerciale della città è la Kasbah, con il suo dedalo di bancarelle, vicoletti e botteghe dove la contrattazione non solo è d'obbligo, ma diventa una sorta di spettacolo.
Il Museo del Bardo, dopo quello egiziano del Cairo è il più importante di tutta l'Africa settentrionale e contiene in primo luogo la più grande collezione di mosaici romani del mondo intero. Il museo comprende sei sezioni, preistorica, punica, romana, pagana, paleocristiana, arabo - musulmana. Le collezioni esposte sono distribuite su tre piani.
Le rovine di Cartagine, la città che contese il predominio sul Mediterraneo a Roma, sono a poca distanza da Tunisi, qui, purtroppo, della Cartagine punica rimane ben poco: una necropoli, le fondamenta di un quartiere abitativo, la traccia degli antichi porti. La leggenda racconta che la regina Didone fondò la città e si immolò sul rogo. La seconda Cartagine risuscitata dagli imperatori romani ha lasciato importanti testimonianze: l'Odeon, il Teatro, basamenti di ville e terme. Il fascino archeologico di questi luoghi è paragonabile solo ai templi dell'antica Grecia.
Molto caratteristico è anche il villaggio di Sidi Bou Said che con le sua case calcinate, i suoi portali blu, i suoi balconi ed i suoi giardini sommersi di fiori, risulta essere uno degli angoli più orientaleggianti di tutto il nord Africa. Esso si presenta con viuzze strette e ripide, case che nascondono giardini coloratissimi e cupole che si stagliano sul verde della vegetazione e sul blu cangiante del mare.
Le specialità gastronomiche tunisine sono molto varie e squisite. La cucina tunisina è arricchita da sapori e spezie come anice, coriandolo, harissa, cumino, menta, acqua di rose, fiori d'arancio e rosa canina. Il cuscus con l'agnello e con l'orata è senza indugi il piatto nazionale.
Fonte: Port Information - Costa Crociere
Commenta