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Dopo la tristezza per il rientro ed il caldo afoso che ci ha aspettato al nostro rientro eccomi pronto per inserire qualche considerazione su questa crociera che comunque considero più che positiva.
Partenza da Fiumicino a Copenaghen con volo diretto Alitalia. In effetti questo volo è specifico per la crociere a bordo c'erano croceristi della Royal, della MSC e della Costa. Avendo letto su internet che un taxi in effetti costa quasi quanto richiesto dalla compagnia, non conoscendo bene l'inglese ed essendo solo in due, abbiamo optato per il transfer organizzato dalla Royal. Scesi dall'areo, dopo aver ritirato le valige, troviamo le hostess della Royal che ci indicano dove è posizionato il bus. Il trasferimento dura circa 35 - 40 minuti, al porto il personale provvede direttamente a scaricare le valige dal bus per portarle a bordo, l'imbarco è velocissimo e siamo subito a bordo. La Legend of the Seas è una nave picola (78.000 tonnellate) costruita nel 1995 e rimodernata nel 2013, ha 14 ponti dedicati ai croceristi e ne può ospitare poco più di 2400. Nonostante l'età devo ammettere che, tutto sommato, la nave è più che accettabile sotto ogni punto di vista, logicamente non può confrontarsi con le navi più recenti e più grandi.
In questa crociera l'assistenza in italiano è ridotta al minimo: contrariamente a quanto detto in anticipo non è che manca del tutto: c'è l'ambasciatore internazionale Ivan Toledo che in determinati orari (generalmente dalle 9,30 alle 11,00 e dalle 19,00 alle 20,30) presso la reception fornisce assistenza in italiano. Tutti gli annunci sono stati fatti in inglese anche l'esercitazione d'emergenza si è svolta in questa lingua, al teatro abbiamo sentito una breve presentazione degli spettacoli in spagnolo, francese, tedesco ed un altra lingua che non ricordo ma non in italiano. Alla fine della crociera ho avuto modo di parlare con l'aiuto del direttore di crociera che come giustificazione ha accampato il fatto che noi italiani eravamo solo 58 e che se lo faceva nella nostra lingua lo doveva fare anche per i pochi israeliani presenti a bordo. Tolto questo inconveniente devo riferire che non abbiamo avuto alcuna difficoltà in quanto c'è il Cruise Compass stampato in italiano anche se ridotto a due facciate rispetto alle quattro normali della lingua inglese, al ristorante principale abbiamo ricevuto il menu in italiano e trovato moltissimi addetti che parlavo un italiano perfetto, perfino un assistant waiter piemontese: Andrea. Al buffet i cartelli posti come descrizione delle pietanze sono solo in inglese ma molto facili da capire.
A bordo abbiamo trovato la solita accoglienza Royal: tutti gentili, pronti a salutare con il sorriso e a cercare di soddisfare ogni minima richiesta, in giro per la nave si sono sempre visti anche gli ufficiali pronti a fermarsi a parlare con chiunque lo desiderasse. L'ultimo giorno, durante la navigazione, il capitano e due ufficiali fra cui l'hotel director si sono prestati a rispondere a tutte le domande che i passeggeri volessero rivolgere al Centrum ponte 4.
Il cibo è stato di ottima qualità e, considerando le dimensioni della nave, abbastanza assortito. Secondo me chi viaggia con Royal deve essere preparato a assaporare una cucina internazionale e non la classica cucina italiana. Qui apro una parentesi, poichè su navi cosiddette italianissime, ho trovato dei piatti che di italiano non avevano nulla essendo preparati non rispettando la nostra tradizione culinaria: in particolare mi riferisco a scialatielli ai frutti di mare e a spaghetti a vongole. Non faccio nomi per non aprire polemiche, dico solo che, se trovo su queste navi piatti preparati in modo non consono alla nostra tradizione culinaria, non posso lamentarmi di come sia la cucina italiana su una nave prettamente internazionale. Detto ciò devo dire che il classico sugo al pomodoro è stato preparato veramente bene al buffet, gli spaghetti li eviterei completamente (sono scotti), ma la pasta doppia era ottima. Ho mangiato del curry, la paiella e peccato che solo l'ultimo giorno ho assaggiato la cucina mongola che ho gustato tantissimo: in pratica si prende un piatto con gli spaghetti di soia, volendo, si aggiungono tutte le verdure che si gradiscono e poi ci si reca ad un bancone dove tre cuochi versano il contenuto del vostro piatto in una padella vi chiedono se preferite pollo o beef e se gradite il piccante poi saltano il tutto in padella aggiungendo dei condimenti di cui non so assolutamente nulla. Il risultato finale è un piatto gustosissimo. Al ristorante ho assaggiato e gradito molto petto di pollo marinato ed alla thailandese, mia moglie ha trovato ottimi molti dei primi piatti proposti.
L'organizzazione offerta a bordo mi ha deluso: sicuramente non all'altezza della professionalità ed eccellenza conosciuta nelle mie precedenti crociere con questa compagnia. A parte il piccolo inconveniente descritto sopra sulla preferenza accordata alle altre lingue, la cosa più grave è stata la svista capitata a noi, ad una coppia di amici conosciuti a bordo e, saputo in seguito dal vice direttore di crociera, anche ad alcuni spagnoli. Non so se anche altri croceristi siano incorsi in questo inconveniente. Attendevamo l'invito per il cocktail dei soci Crown & Anchor ma all'ultimo giorno ancora nulla, quindi sono andato alla reception a chiedere informazioni per scoprire che era stato fatto il terzo giorno e che noi non avevamo ricevuto nulla. Mi sono recato anche da Ivan Toledo che mi ha riferito che effettivamente era successo questo disguido dicendo però che era stato scritto sul compass. Tornato in cabina controllo e non trovo scritto nulla salvo scoprire che era stato scritto ma solo su quello inglese. Tutti hanno detto mi spiace ma nulla più. Ripeto non è una tragedia da pregiudicare una crociera bella per i posti visitati e per la professionalità dimostrata da tutto il restante personale della Royal, ma per una compagnia che fa un vanto dell'accoglienza, attenzione e cortesia rivolti ai propri clienti questo è un grosso punto di demerito.
Gli spettacoli per noi non hanno eguali: per prima cosa ogni sera c'è un esibizione fatta da artisti diversi e di ottimo livello. Per artisti diversi intendo proprio che non sono sempre gli stessi ad esibirsi anche se in varie versioni, quindi abbiamo avuto una sera il pianista che ha eseguito musica classica (non visto perchè a noi non piace), un'altra la celebrazione dei Beatles, un'altra i Bee Gees (lo spettacolo che ha conquistato più di tutti il favore del pubblico presente) una esibizione di una coppia di ballerini di latino e swing, uno spettacolo dei ballerini della Royal e la prima sera uno spettacolo di benvenuto. In aggiunta ai classici spettacoli a teatro abbiam oavuto anche spettacoli acrobatici al Centrum sempre divisi in due orari in base all'orario di cena.
Escursioni organizzate non ne ho fatte, ma ho saputo dai nostri amici che al solito per noi italiani nulla: solo in inglese e loro sono stati abbinati ad un gruppo di spagnoli.
Animazione un voto di sufficienza, il direttore di crociera è molto presente e partecipa attivamente ad eventi organizzati, ma nel complesso non corrisponde agli standard che troviamo sulle nostre navi ed a quello che ho visto sulla Navigator e la Mariner. Non so se sia dovuto al tipo di clientela presente a bordo o se è dovuto ad una carenza del personale.
Conclusione una crociera bella che rifarei volentieri, non so se ancora su questa nave per i disguidi raccontati, ma sicuramente con un'altra Royal si, anche per dare un'altra possibilità ad una compagnia che finora non mi aveva mai deluso in nulla.
Partenza da Fiumicino a Copenaghen con volo diretto Alitalia. In effetti questo volo è specifico per la crociere a bordo c'erano croceristi della Royal, della MSC e della Costa. Avendo letto su internet che un taxi in effetti costa quasi quanto richiesto dalla compagnia, non conoscendo bene l'inglese ed essendo solo in due, abbiamo optato per il transfer organizzato dalla Royal. Scesi dall'areo, dopo aver ritirato le valige, troviamo le hostess della Royal che ci indicano dove è posizionato il bus. Il trasferimento dura circa 35 - 40 minuti, al porto il personale provvede direttamente a scaricare le valige dal bus per portarle a bordo, l'imbarco è velocissimo e siamo subito a bordo. La Legend of the Seas è una nave picola (78.000 tonnellate) costruita nel 1995 e rimodernata nel 2013, ha 14 ponti dedicati ai croceristi e ne può ospitare poco più di 2400. Nonostante l'età devo ammettere che, tutto sommato, la nave è più che accettabile sotto ogni punto di vista, logicamente non può confrontarsi con le navi più recenti e più grandi.
In questa crociera l'assistenza in italiano è ridotta al minimo: contrariamente a quanto detto in anticipo non è che manca del tutto: c'è l'ambasciatore internazionale Ivan Toledo che in determinati orari (generalmente dalle 9,30 alle 11,00 e dalle 19,00 alle 20,30) presso la reception fornisce assistenza in italiano. Tutti gli annunci sono stati fatti in inglese anche l'esercitazione d'emergenza si è svolta in questa lingua, al teatro abbiamo sentito una breve presentazione degli spettacoli in spagnolo, francese, tedesco ed un altra lingua che non ricordo ma non in italiano. Alla fine della crociera ho avuto modo di parlare con l'aiuto del direttore di crociera che come giustificazione ha accampato il fatto che noi italiani eravamo solo 58 e che se lo faceva nella nostra lingua lo doveva fare anche per i pochi israeliani presenti a bordo. Tolto questo inconveniente devo riferire che non abbiamo avuto alcuna difficoltà in quanto c'è il Cruise Compass stampato in italiano anche se ridotto a due facciate rispetto alle quattro normali della lingua inglese, al ristorante principale abbiamo ricevuto il menu in italiano e trovato moltissimi addetti che parlavo un italiano perfetto, perfino un assistant waiter piemontese: Andrea. Al buffet i cartelli posti come descrizione delle pietanze sono solo in inglese ma molto facili da capire.
A bordo abbiamo trovato la solita accoglienza Royal: tutti gentili, pronti a salutare con il sorriso e a cercare di soddisfare ogni minima richiesta, in giro per la nave si sono sempre visti anche gli ufficiali pronti a fermarsi a parlare con chiunque lo desiderasse. L'ultimo giorno, durante la navigazione, il capitano e due ufficiali fra cui l'hotel director si sono prestati a rispondere a tutte le domande che i passeggeri volessero rivolgere al Centrum ponte 4.
Il cibo è stato di ottima qualità e, considerando le dimensioni della nave, abbastanza assortito. Secondo me chi viaggia con Royal deve essere preparato a assaporare una cucina internazionale e non la classica cucina italiana. Qui apro una parentesi, poichè su navi cosiddette italianissime, ho trovato dei piatti che di italiano non avevano nulla essendo preparati non rispettando la nostra tradizione culinaria: in particolare mi riferisco a scialatielli ai frutti di mare e a spaghetti a vongole. Non faccio nomi per non aprire polemiche, dico solo che, se trovo su queste navi piatti preparati in modo non consono alla nostra tradizione culinaria, non posso lamentarmi di come sia la cucina italiana su una nave prettamente internazionale. Detto ciò devo dire che il classico sugo al pomodoro è stato preparato veramente bene al buffet, gli spaghetti li eviterei completamente (sono scotti), ma la pasta doppia era ottima. Ho mangiato del curry, la paiella e peccato che solo l'ultimo giorno ho assaggiato la cucina mongola che ho gustato tantissimo: in pratica si prende un piatto con gli spaghetti di soia, volendo, si aggiungono tutte le verdure che si gradiscono e poi ci si reca ad un bancone dove tre cuochi versano il contenuto del vostro piatto in una padella vi chiedono se preferite pollo o beef e se gradite il piccante poi saltano il tutto in padella aggiungendo dei condimenti di cui non so assolutamente nulla. Il risultato finale è un piatto gustosissimo. Al ristorante ho assaggiato e gradito molto petto di pollo marinato ed alla thailandese, mia moglie ha trovato ottimi molti dei primi piatti proposti.
L'organizzazione offerta a bordo mi ha deluso: sicuramente non all'altezza della professionalità ed eccellenza conosciuta nelle mie precedenti crociere con questa compagnia. A parte il piccolo inconveniente descritto sopra sulla preferenza accordata alle altre lingue, la cosa più grave è stata la svista capitata a noi, ad una coppia di amici conosciuti a bordo e, saputo in seguito dal vice direttore di crociera, anche ad alcuni spagnoli. Non so se anche altri croceristi siano incorsi in questo inconveniente. Attendevamo l'invito per il cocktail dei soci Crown & Anchor ma all'ultimo giorno ancora nulla, quindi sono andato alla reception a chiedere informazioni per scoprire che era stato fatto il terzo giorno e che noi non avevamo ricevuto nulla. Mi sono recato anche da Ivan Toledo che mi ha riferito che effettivamente era successo questo disguido dicendo però che era stato scritto sul compass. Tornato in cabina controllo e non trovo scritto nulla salvo scoprire che era stato scritto ma solo su quello inglese. Tutti hanno detto mi spiace ma nulla più. Ripeto non è una tragedia da pregiudicare una crociera bella per i posti visitati e per la professionalità dimostrata da tutto il restante personale della Royal, ma per una compagnia che fa un vanto dell'accoglienza, attenzione e cortesia rivolti ai propri clienti questo è un grosso punto di demerito.
Gli spettacoli per noi non hanno eguali: per prima cosa ogni sera c'è un esibizione fatta da artisti diversi e di ottimo livello. Per artisti diversi intendo proprio che non sono sempre gli stessi ad esibirsi anche se in varie versioni, quindi abbiamo avuto una sera il pianista che ha eseguito musica classica (non visto perchè a noi non piace), un'altra la celebrazione dei Beatles, un'altra i Bee Gees (lo spettacolo che ha conquistato più di tutti il favore del pubblico presente) una esibizione di una coppia di ballerini di latino e swing, uno spettacolo dei ballerini della Royal e la prima sera uno spettacolo di benvenuto. In aggiunta ai classici spettacoli a teatro abbiam oavuto anche spettacoli acrobatici al Centrum sempre divisi in due orari in base all'orario di cena.
Escursioni organizzate non ne ho fatte, ma ho saputo dai nostri amici che al solito per noi italiani nulla: solo in inglese e loro sono stati abbinati ad un gruppo di spagnoli.
Animazione un voto di sufficienza, il direttore di crociera è molto presente e partecipa attivamente ad eventi organizzati, ma nel complesso non corrisponde agli standard che troviamo sulle nostre navi ed a quello che ho visto sulla Navigator e la Mariner. Non so se sia dovuto al tipo di clientela presente a bordo o se è dovuto ad una carenza del personale.
Conclusione una crociera bella che rifarei volentieri, non so se ancora su questa nave per i disguidi raccontati, ma sicuramente con un'altra Royal si, anche per dare un'altra possibilità ad una compagnia che finora non mi aveva mai deluso in nulla.
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quindi accade anche in altre compagnie!!!
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