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Costa Fortuna - Isole Greche - Luglio 2008

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  • Costa Fortuna - Isole Greche - Luglio 2008

    La prima crociera è andata bene; così, come succede a molti, dopo pochi giorni dal rientro inizio a fantasticare sulla seconda.
    Il mio metodo per decidere la prossima vacanza è semplice: come prima cosa scelgo la nave, poi vedo dove va ed infine calcolo il tempo che ci metterò a racimolare i soldi per poterci salire.
    Questa volta tutto porta alla Costa Fortuna. L’itinerario è un classico: isole greche!


    22 luglio – Bari – …e il momento più delicato

    Fortuna è la nave di Costa Crociere ispirata ai grandi transatlantici del passato. Salirci provoca un’emozione facilmente controllabile… questa nave si apprezza in piccole dosi un po’ ogni giorno, una volta entrati nel suo contesto.
    Camminando per i corridoi delle cabine, ritrovo il profumo e l’ambiente che ricordavo sull’altra nave.
    La mia cabina è la stessa della volta scorsa ma vista allo specchio; si trova al ponte 2 “Miami”.
    Alle 18 la nave è pronta a salpare proprio mentre inizia l’esercitazione di emergenza: che brutta pensata! Tutti vorrebbero godersi il momento della partenza!
    Indossato il giubbotto di salvataggio, esco dalla cabina per andare al punto di riunione e, forse per rendere più realistica l’esercitazione, la nave fa una virata di tutto rispetto, indispensabile (ci diranno poi) per uscire dal porto di Bari.
    Poco dopo la partenza, per caso scopro una zona della nave che non credevo fosse aperta ai passeggeri… un piccolo premio del mio vizio di girovagare in lungo e in largo su ogni ponte.
    Prima di andare a cena do il via ai dovuti scongiuri, dato che sta per avere inizio il momento più delicato di una crociera: quello in cui si conoscono i compagni di tavolo… in questa fase ci si sente un po’ come il ragionier Fantozzi alla riunione di condominio!
    Per fortuna il clima generale della sala incoraggia l’entrata! Il ristorante Raffaello è uno spettacolo: più piccolo rispetto a quello di poppa e molto armonico nei sui colori decisi.
    Il tavolo è da 8 e qui trovo già tre persone sedute: una signora e due ragazze. Il saluto che mi rivolgono non è molto caloroso… ma avrei dovuto apprezzarlo di più perché mancano ancora quattro persone a tavola e il peggio deve ancora venire!


    23 luglio – Olimpia – Fermi da trenta secoli

    La nave sta solcando le acque azzurro intenso del Mar Ionio quando, alle ore 10 di mercoledì, a prua inizia a disegnarsi il profilo della costa del Peloponneso.
    Con largo anticipo, Costa Fortuna attracca davanti al simpatico e coloratissimo villaggio di Katakolon.
    In tutta fretta raggiungo il teatro Rex per scendere in escursione.
    Il tempo è fantastico e alle 12 sono già sul pullman per iniziare l’unica visita guidata che ho prenotato in questa crociera.
    Bettina, la guida locale, ci sta portando ad Olimpia. Appena scesi dal pullman veniamo accolti da un esercito di cicale che ci “inseguirà” per tutto il pomeriggio.
    Il sito di Olimpia è l’unico luogo storico che io conosca, ad aver mantenuto un certo isolamento dalla città. Completamente immerso nel verde, indisturbato da costruzioni moderne o terribili negozi di sovenirs, riesce ancora a trasmettere l’atmosfera genuina e affascinante del suo tempo.
    Impressionante lo stadio: un’enorme distesa di terra, incastrata tra due collinette; uno scenario semplice che sta fermo lì da quasi trenta secoli.
    Di impatto è anche il tempio di Zeus, con le colonne completamente distrutte e distese lungo tutto il perimetro, immobili da migliaia di anni.
    La palestra, dove sembra che qualcuno nel 700 a. C. abbia premuto il fermo immagine, facendo arrivare a noi una foto di quel tempo.
    Il ritorno alla nostra era è scandito da un giro a piedi lungo il villaggio di Katakolon, tra bar, ristorantini sul mare e l’incessante Sirtaki… degno sostituto delle cicale di Olimpia.
    Stasera voglio finire di presentarvi i compagni di tavolo; una famiglia di quattro persone: moglie, due ragazzi e, seduto proprio di fronte a me, il padrone di casa… uno di quelli che su un aereo si sentirebbe pilota, in ospedale assumerebbe lo stesso atteggiamento del primario e quindi, trovandosi a bordo di una nave non si è fatto certo sfuggire l’occasione di vestire i panni del comandante!
    C’è voluto poco a tirare le somme del tavolo; una volta inquadrati i soggetti, la migliore cosa da fare dopo cena è risultata la fuga!


    24 luglio – Santorini e Mykonos – Le luci di Costa Fortuna

    Sono da poco passate le 7 del mattino quando apro le tende della cabina e vedo davanti a me Santorini, la prima isola dell’arcipelago delle Cicladi che visiterò.
    Devo dire che il fatto di svegliarsi e trovare ogni mattina un panorama sempre diverso, è un po’ disorientante… ogni volta provo qualcosa di innaturale; come se durante la notte mi avessero preso da casa con tutto il letto e portato da un’altra parte.
    Dopo colazione salgo sui ponti esterni per fare qualche ripresa. Sono le 8 e sottobordo alla Costa Fortuna c’è un via vai di lance già in piena attività, così scendo e raggiungo anch’io l’isola.
    Non mi era mai capitato di sbarcare in rada ed è curioso osservare la nave da lontano, mentre gli altri giorni la vedi sempre lì in porto, a due passi.
    Nel frattempo è arrivata una seconda nave, molto più grande della nostra… è la Zuiderdam della Holland America Line e si ancora affianco alla Costa Fortuna, facendole quasi un po’ “ombra”.
    Dopo una coda alla funivia, salgo in cima a Santorini.
    Purtroppo i tempi di attesa per le code e la gran folla per le strade, mi lasciano vedere ben poco dell’isola.
    Infatti, dopo un giretto a piedi per i vicoli curati e vivaci, torno verso la stazione della funivia per il rientro. C’è molta gente che aspetta, così decido di scendere a piedi: quasi un’ora di scale sotto un sole cocente, pestando qualsiasi cosa lasciata dagli asini che qui sono di casa.
    Arrivato al porto, mi aspetta una fila interminabile per l’imbarco.
    Nonostante mi sia mosso con molto anticipo, riesco a prendere una delle ultime lance e, una volta a bordo, mi rendo conto che praticamente è come se a Santorini non si sia mai stato. Non mi è rimasto il minimo ricordo di quel posto ma riconosco che quella mattina abbiamo avuto un po’ di sfortuna… due navi arrivate nello stesso momento hanno congestionato l’isola, impedendoci di gustare la splendida mattinata che Santorini ci aveva riservato.


    Alle 12 e 30 ripartiamo per Mykonos.
    A differenza di come era previsto, la nave sarà in rada proprio di fronte al centro dell’isola. Perciò non dovremo muoverci in bus.
    Trascorse poche ore, arriviamo a Mykonos e già solo vedendola in lontananza mi dà l’impressione che sia il posto ideale in cui vivere… ora, però, ripensandoci non ne sono tanto convinto!
    Il sole riflette sulle casette bianche che corrono lungo la costa e, una volta toccata terra, ho tutta l’intenzione di godermi questo posto.
    Con calma inizio a girare e incontro subito alcuni dei miei compagni di tavolo. Me la cavo con un saluto educato e sufficientemente scostante da permettermi di proseguire per conto mio.
    Sono le 5 del pomeriggio, la nave partirà alle 10, quindi ho parecchio tempo a disposizione per visitare Mykonos, tra ristorantini, pub e negozi di ogni genere, dove dentro si trova di tutto…!!!
    Su quest’isola sanno bene come divertirsi… lo si intuisce già da metà pomeriggio.
    L’unico ormai abituato a queste stravaganze sembra essere un pellicano, in cui mi imbatto durante il mio giro… sta passeggiando in una piccola piazza un po’ appartata e ha l’espressione di uno che pazientemente attende che tutti ‘sti crocieristi tornino da dove sono venuti!
    Con il trascorrere delle ore assisto alla trasformazione di Mykonos: il sole inizia a calare e regala un tramonto degno delle migliori cartoline… la Costa Fortuna è ancorata a qualche metro e le sue luci iniziano ad accendersi. Questo è stato il momento più bello del viaggio… un tramonto spettacolare, una nave in mezzo al mare che tra poco ti porterà in un altro posto da sogno. Le lance che lentamente vanno avanti e indietro silenziose e l’isola che risponde a questo spettacolo, illuminandosi ed iniziando ad animarsi sul serio.
    La frenetica mattinata l’ho del tutto spazzata via. Alle 22 Costa Fortuna richiama le sue scialuppe e in silenzio si allontana da Mykonos.


    25 luglio – Rodi – Città di carta pesta

    Trascorro tutta la mattinata a bordo; quest’oggi i ponti esterni della Costa Fortuna affacciano su Rodi, dandomi modo di ammirare uno scenario completamente diverso da quello dei giorni scorsi.
    Siamo circondati da un mare caratterizzato da tante tonalità di blu, dalla più intensa fino ad arrivare, in lontananza, a dei tratti d’acqua cristallina.
    Il porto è composto da due insenature ed è qui che un tempo si dice si alzasse il famoso Colosso, a protezione della città.
    A destra e a sinistra della nave è tutto un pullulare di possenti mura, torri e antiche porte.
    Il tempo è bellissimo e mi metto a prendere un po’ di sole. Poi, idromassaggio all’aperto e pranzo al buffet Cristoforo Colombo.
    Alle 12 e 30 sbarco per fare il mio giro a Rodi; la città è a due passi e l’entrata è molto caratteristica.
    Devo dire che questa crociera, a differenza di quella precedente, effettua scali in porti più turistici, regalando ai passeggeri degli scorci bellissimi già da appena sbarcati.
    Camminando per Rodi, ho l’impressione di trovarmi sul set di un film western… alcune case sembrano fatte di carta pesta, dei tratti di strada sono selciati e un po’ ovunque trionfa il color giallo sabbia.
    Una volta comprato un ventaglio da portare a mia zia, trovo un negozio di oggetti di vetro finemente realizzati. A me piacciono ma me li faranno imbarcare? Nel dubbio preferisco rimandare l’acquisto dei souvenirs ai prossimi giorni.
    Dopo un paio d’ore a girovagare, mi rendo conto che i posti raggiungibili a piedi sono terminati, quindi riesco dalla città in direzione del porto.
    L’equipaggio sta pulendo l’ancora della Costa Fortuna, dopo la sosta in rada a Mykonos. Poi una passata di bianco e la prua della nave torna immacolata. Incredibile penso: ridipingono l’ancora dopo ogni scalo!!
    Dal Today vedo che a cena mi aspetta la serata italiana ma non ho niente da mettere che sia verde, bianco e rosso!
    Una volta a tavola, Maria, la dolcissima cameriera del ristorante Raffaello, mi invita a ballare e subito dopo si ripresenta e mi trascina nel trenino!
    Un momento carino e informale, come sono le crociere Costa del resto. Spero soltanto che anche i camerieri trovino divertenti queste occasioni e mi auguro che quello che gli fanno fare rispetti le loro culture multietniche e i propri stati d’animo.
    A mezzanotte c’è il buffet Magnifico e riesco addirittura a fare il bis del percorso, facendo razzia di pasticcini, torte, salumi, fragole con cioccolato e spumante!



    26 luglio – Navigazione – Comandante a mezze maniche

    Per gran parte della giornata, costeggiamo il Peloponneso, navigando verso nord-ovest ad una velocità di 19 nodi.
    Trascorro la giornata tra sole, idromassaggio e foto agli interni della nave.
    Questa sera, cena di gala di arrivederci e brindisi con il Comandante Claudio De Fenza. E’ stato molto presente tra i passeggeri, dimostrando molta buona volontà. Prima di cena addirittura girovagava nel lido centrale, in divisa a mezza manica… è raro assistere a certe scene a bordo di grandi navi!


    27 luglio – Dubrovnik – L’immagine simbolo

    La Croazia ha rappresentato la sorpresa del viaggio. Non dico di averla visitata sul serio… ma quel poco che ho visto di Dubronik mi ha fatto un’ottima impressione.
    Già l’arrivo prometteva bene! Essendomi svegliato un po’ tardi, ho trovato la nave già ancorata in rada. Alla nostra sinistra, la città; davanti a noi montagne; dietro di noi degli isolotti con fitti boschi di pini. Praticamente sembrava che la Costa Fortuna fosse finita in un laghetto!
    Avvicinandoci al porto con la lancia, l’acqua era limpidissima… si notavano persino i riflessi delle onde sul fondale.
    Dubrovnik si è presentata inizialmente come una città dura ed austera, forse per le sua mura possenti e i vicoli tagliati tra alti palazzi antichi.
    Continuando a camminare, il panorama lentamente è cambiato, come se la città stesse prendendo confidenza con i suoi visitatori.
    In passato, la vecchia Ragusa doveva fare un certo effetto a chi viaggiava per mare!
    Paragonandola ad un umano, direi che Dubrovnik ha una forte personalità, un carattere deciso e un modo di fare molto diretto.
    Non mancano però anche degli aspetti più dolci e colorati: attraversando un ponte, ho notato un giardino curatissimo affacciato sul mare e poco dopo, visitando una piazza, mi sono imbattuto in una anziana signora che vendeva souvenirs e bottigliette con essenze di lavanda; mi ha spiegato con cura i particolari e i prezzi degli oggetti che aveva esposti sul suo piccolo banchetto. Dopo averne comprato uno, le ho chiesto il permesso di scattarle una foto e quell’immagine è divenuta per me il simbolo di questo viaggio.
    L’imbarco con le lance è stato un’Odissea: questa volta, alle interminabili code, si è aggiunta la maleducazione di molti passeggeri e la noncuranza degli addetti Costa che lasciavano fare ad ognuno ciò che voleva!


    28 luglio – Venezia – Applausi per due grandi attrici

    Venezia non fa per me… ma devo ammettere che quando ho aperto le tende della cabina, ho visto un bello spettacolo!
    Non sentendo il tipico tremolio che si avverte sui ponti bassi durante la navigazione, mi sono svegliato sicuro di essere già in porto, invece, guardando fuori dalla finestra, ho visto passare il campanile di piazza San Marco.
    Stavamo entrando a Venezia attraverso il canale della Giudecca e ho cercato di preparami più in fretta possibile per godermi quanto restava di quel momento! Troppo tardi. Una volta vestito e uscito dalla cabina, la nave era già nei pressi della stazione marittima. Dietro di noi, si avvicinava la Grand Mistral della Ibero Cruceros.
    Ero già stato a Venezia da bambino e ricordo che non mi piacque. Non ci sarei mai tornato ma, già che ero lì, tanto valeva provare a visitarla di nuovo! Niente da fare, c’ho messo tutta la buona volontà ma questa città a me non dice nulla.
    Una volta rientrato a bordo, sui ponti esterni non si riesce a stare… fa troppo caldo! Girando per i bar e i saloni si cominciano a vedere facce nuove… già, a Venezia la nave imbarca.
    Alle 18, sotto il comando di Ignazio Giardina, appena imbarcato, Costa Fortuna si posiziona di nuovo sul canale della Giudecca, aiutata da un rimorchiatore che ci scorterà fino al mar Adriatico.
    Finalmente assisto allo spettacolo perso all’arrivo: la nave sfila davanti ai palazzi veneziani, ponti e parchi, mentre dagli altoparlanti l’equipaggio racconta la storia della città in cinque lingue.
    Suggestivo il passaggio davanti a piazza San Marco, con il suono delle campane e i turisti che fotografano la nave dai battelli.
    La sera, dopo cena accade di tutto! Le due ragazze del tavolo iniziano a perdere la pazienza: la madre è una di quelle all’antica e le ha costrette a stare insieme all’altra famiglia in tutte le escursioni… una questione di rispetto, dicono. Quindi si sono sorbite gli atteggiamenti saccenti dei loro compagni di tavolo tutti i giorni, per tutto il giorno!
    Ma ci si può far rovinare la vacanza da degli estranei? Mah!
    Comunque sono arrivate all’ultima sera, il rispetto l’hanno ormai portato a casa e ora iniziano a seminare vittime, liberandosi dei quattro nuovi “amici”! Se questo è il loro vero carattere, tutte le sere a cena sono state delle grandi attrici!
    La serata prosegue al casinò, in compagnia delle due ragazze (ho perso 40 euro alle slot machines).
    Poi, un salto alla discoteca Vulcania, dove rimaniamo a parlare fino alle 5 e mezza, proprio mentre sta albeggiando e la Costa Fortuna naviga verso Bari, la nostra ultima destinazione.
    Inutile descrivere la faccia che avevo al momento dello sbarco, lasciando la cabina alle 8 del mattino.


    Costa Fortuna

    Ci ho messo un po’ ad apprezzare la Costa Fortuna.
    Il primo impatto non è stato travolgente, considerando soprattutto che tra i compiti di una nave da crociera dovrebbe esserci quello di stupire i suoi passeggeri!
    Dal mio punto di vista, alcuni ambienti della Costa Fortuna sono stati messi su un po’ a caso, in tutta fretta, senza badare troppo agli abbinamenti e agli stili.
    Si è voluta realizzare una nave che guardasse al passato… ma non lo si è fatto fino in fondo! Ecco quindi che alcuni particolari finiscono per non essere notati o, peggio, risultare sotto tono.
    A tutto ciò dobbiamo aggiungere i 6 anni in mare che stanno iniziando a lasciare i loro segni!
    Non è certo una nave brutta o mal messa ma sono sicuro che, se progettata con un po’ più di impegno, la Costa Fortuna sarebbe stata un vero gioiello, originale e alternativo, visto il suo tema in controtendenza.
    Per quanto riguarda i ponti esterni, il lido centrale a gradinate si presta molto alla navigazione estiva; il centro benessere, contenuto nelle dimensioni, lascia spazio all’esterno.
    La nave è circa 20 metri più corta di Costa Serena e Costa Concordia ma la differenza non si percepisce.
    Gli interni prendono ispirazione dai transatlantici italiani di un tempo: il teatro Rex, con ai lati del palco la prua stilizzata del vecchio nastro Azzurro; il buffet Cristoforo Colombo, dedicato ad un nuovo concetto di nave degli anni ’50, a cui apparteneva anche la sua gemella “Andrea Doria”; i ristorati Raffaello e Michelangelo… qui sentivo persone chiedersi cosa ci fanno i nomi di due pittori su una nave che ripercorre la storia della navigazione? Va spiegato? No. Può anche non interessare a qualcuno.
    Agli appassionati, invece, Costa Fortuna riuscirà sicuramente a trasmettere qualche emozione: un omaggio forse riservato ai pochi, attenti, veri passeggeri.


    Le foto della nave viewtopic.php?f=324&t=2413
    Le foto della crociera viewtopic.php?f=360&t=2403
    Mauro Moderatore globale di Crocierista.com

  • #2
    Re: Costa Fortuna - Isole Greche - Luglio 2008

    Grazie Mauro , mi sei stato di aiuto io partirò a Maggio con Costa Luminosa e andrò a Venezia ( che tra l'atro nemmeno a me ispira simpatia ) e Dubrovnik.

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    • #3
      Re: Costa Fortuna - Isole Greche - Luglio 2008

      Originariamente inviato da Nancy
      Grazie Mauro , mi sei stato di aiuto io partirò a Maggio con Costa Luminosa e andrò a Venezia ( che tra l'atro nemmeno a me ispira simpatia ) e Dubrovnik.
      Venezia, a seconda del carattere di chi la visita, può fare due effetti: o affascina o annoia.
      Per quanto riguarda Dubrovnik, sono sicuro che ne restarai colpita! Almeno per me è stata una grande sorpresa perchè non me l'aspettavo così!!
      Se ti serve qualche indicazione più precisa, vai alla sezione "Info e Consigli" o "Mediterraneo Orientale" e fai tranquillamente le tue domande!
      Mauro Moderatore globale di Crocierista.com

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      • #4
        Re: Costa Fortuna - Isole Greche - Luglio 2008

        Ciao!
        Io farò questa crociera alla fine di Luglio con la stessa nave!
        E' stato bellissimo leggere il tuo diario!E ora non vedo l'ora di andare!
        Un bacio!

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        • #5
          Re: Costa Fortuna - Isole Greche - Luglio 2008

          L'aspetto più bello di questa crociera è stato il pieno clima estivo! La nave si vive per tutto il giorno tra sole, idromassaggi, piscina..
          C'è tanta gente giovane a bordo e l'atmosfera è molto festosa!
          Ci sarà pure un motivo per cui la chiamano ALTA STAGIONE!
          Mauro Moderatore globale di Crocierista.com

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