A Napoli la nave da crociera più grande al mondo: si pianifica l’accoglienza di 8 mila turisti. I responsabili del Terminal: “Decisioni che diventino strutturali”
Il D-day è fissato per il 16 settembre, giorno in cui al Porto di Napoli attraccherà la nave più grande del mondo. Una città sull’acqua della Royal Carribean che porterà nel capoluogo campano 8 mila passeggeri.
Nello stesso giorno, getteranno le ancore altre due imbarcazioni con il loro carico, rispettivamente, di 4 mila passeggeri. Una giornata nella quale la città vivrà un’invasione pacifica di turisti ai quali va offerta innanzitutto l’immagine di una città nella quale poter ritornare.
Il punto sull’organizzazione dell’accoglienza e sulla pianificazione di viabilità e mobilità sia all’interno che all’esterno della Stazione Marittima è stato tracciato dalla Commissione Infrastrutture del Consiglio comunale partenopeo, che ha messo a punto gli ultimi dettagli prima del via libera dell’Aula. “Occasioni come questa – spiega il presidente Giovanni Formisano – sono fondamentali per rilanciare la nostra città non si tratta di un’emergenza ma dell’opportunità per mettere insieme un sistema che sia strutturale”. E i nodi da sciogliere riguardano il capitolo sicurezza, con la necessità di garantire ai percorsi turistici la presenza tranquillizzante degli agenti della municipale e degli uomini della Protezione Civile; assicurare ai visitatori passaggi pedonali dedicati e assicurare loro assistenza e supporto.
In particolare, l’Assessorato al Turismo ha predisposto l’accoglienza al Porto, anche musicale, e tre itinerari di tempi diversi al Lungomare, al Centro Storico e fino al Vomero. Dalla Commissione è arrivata anche la proposta di liberalizzare l’ingresso dei taxi e delle vetture Ncc. Resta ancora in campo il problema degli ambulanti che, nonostante siano stati più volte sanzionati, si aggirano ancora nella zona del porto e nei diversi scali di accesso al capoluogo. E in questo senso si concentreranno ulteriormente le attività dei caschi bianchi e degli agenti di polizia.
La sfida, quindi, ribadita dai consiglieri in Commissione e rilanciata da Bruno Russo, responsabile del Terminal, è di fare di questo appuntamento un’occasione per rendere strutturali questi interventi. “Per Napoli – ribadisce Russo – questo deve essere un modo per capire che deve aprirsi al suo Porto”. A cominciare dagli Info point, finora affidati al’estemporaneità di volontari comunali, o dall’iniziativa della Camera di Commercio e dall’arredo urbano, “perchè è fondamentale – chiarisce Russo – che sbarcando i turisti continuino a vivere la sensazione di piacere e di relax che respirano a bordo.
Retenews24
Il D-day è fissato per il 16 settembre, giorno in cui al Porto di Napoli attraccherà la nave più grande del mondo. Una città sull’acqua della Royal Carribean che porterà nel capoluogo campano 8 mila passeggeri.
Nello stesso giorno, getteranno le ancore altre due imbarcazioni con il loro carico, rispettivamente, di 4 mila passeggeri. Una giornata nella quale la città vivrà un’invasione pacifica di turisti ai quali va offerta innanzitutto l’immagine di una città nella quale poter ritornare.
Il punto sull’organizzazione dell’accoglienza e sulla pianificazione di viabilità e mobilità sia all’interno che all’esterno della Stazione Marittima è stato tracciato dalla Commissione Infrastrutture del Consiglio comunale partenopeo, che ha messo a punto gli ultimi dettagli prima del via libera dell’Aula. “Occasioni come questa – spiega il presidente Giovanni Formisano – sono fondamentali per rilanciare la nostra città non si tratta di un’emergenza ma dell’opportunità per mettere insieme un sistema che sia strutturale”. E i nodi da sciogliere riguardano il capitolo sicurezza, con la necessità di garantire ai percorsi turistici la presenza tranquillizzante degli agenti della municipale e degli uomini della Protezione Civile; assicurare ai visitatori passaggi pedonali dedicati e assicurare loro assistenza e supporto.
In particolare, l’Assessorato al Turismo ha predisposto l’accoglienza al Porto, anche musicale, e tre itinerari di tempi diversi al Lungomare, al Centro Storico e fino al Vomero. Dalla Commissione è arrivata anche la proposta di liberalizzare l’ingresso dei taxi e delle vetture Ncc. Resta ancora in campo il problema degli ambulanti che, nonostante siano stati più volte sanzionati, si aggirano ancora nella zona del porto e nei diversi scali di accesso al capoluogo. E in questo senso si concentreranno ulteriormente le attività dei caschi bianchi e degli agenti di polizia.
La sfida, quindi, ribadita dai consiglieri in Commissione e rilanciata da Bruno Russo, responsabile del Terminal, è di fare di questo appuntamento un’occasione per rendere strutturali questi interventi. “Per Napoli – ribadisce Russo – questo deve essere un modo per capire che deve aprirsi al suo Porto”. A cominciare dagli Info point, finora affidati al’estemporaneità di volontari comunali, o dall’iniziativa della Camera di Commercio e dall’arredo urbano, “perchè è fondamentale – chiarisce Russo – che sbarcando i turisti continuino a vivere la sensazione di piacere e di relax che respirano a bordo.
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