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ONORATO: STIAMO GIÀ LAVORANDO A NUOVI PROGETTI DI NAVI. ANCHE CON FINCANTIERI
Riportiamo intervista a Gianni Onorato apparsa su the medi telegraph
MSC Crociere sempre piú vicina a Fincantieri. Dopo la commessa per il rinnovamento di quattro navi della flotta “Progetto Rinascimento“, Onorato parla ora di nuovi progetti aperti.
«Inutile nasconderlo», ammette Gianni Onorato al Medi Telegraph, dopo quasi 30 anni di onorata carriera ai vertici di Costa Crociere, ora alla guida della concorrente Msc, «con Fincantieri non c’è solo un dialogo, ma stiamo già lavorando insieme sul progetto di un nuovo prototipo». Non è in esclusiva, ma rivela un interessamento reciproco ormai in stato avanzato, che presto potrebbe trasformarsi in qualcosa di più.
Che tipo di prototipo?
«Parliamo di grandi navi da crociera da 150 mila tonnellate. Lavorare sul prototipo della classe di navi del futuro, guardando almeno al 2030, richiede preparazione e tempi lunghi, è un lavoro che va fatto insieme ai cantieri. Perché il prodotto dovrà poter andare in tutti i porti, essere al top della tecnologia, rispondere alle esigenze della clientela di domani. Spero si possa fare con Fincantieri. Da italiani lavorare in Italia ha un altro sapore, ecco perché guardiamo con ottimismo e piacere alle collaborazioni con Fincantieri».
Però ci sono in lizza altri cantieri, come Saint-Nazaire, che ha varato tutta la flotta Msc.
«Sì, non parliamo solo con Fincantieri. Ma la possibilità di costruire in Italia c’è».
Dove? Ci sono speranze per Genova?
«Questo lo decide il cantiere italiano, a seconda del tipo di progetto, della tecnologia e dell’attrezzatura».
Ma quando lei parla di prototipo, si riferisce a navi diverse da quelle della commessa dei cantieri di Stx France a Saint-Nazaire, su cui manca l’accordo finale?
«No, potrebbe essere un prototipo anche quello di Saint-Nazaire».
Considerate le distanze del passato tra Fincantieri e Aponte, quanto hanno contato i suoi ottimi rapporti con Bono, consolidati quando lei era in Costa, per un avvicinamento che ha già portato alla ristrutturazione di quattro vostre navi?
«Già prima che arrivassi io questo progetto era avviato. Secondo me i rapporti erano buoni anche prima. Solo che magari c’era meno disponibilità di Fincantieri. Avendo forse tanti ordini, avendo un cliente che copriva tutte queste esigenze non c’era, diciamo così, spazio».
Lei è stato per tanti anni un uomo di riferimento di Costa. Ora ha scelto la concorrenza. Come si sente? È stato Aponte a cercarla?
«Non vuole parlare delle navi di Fincantieri? Quella è ormai acqua passata. Io rispondo sempre così: è strano che sia stato più di 25 anni nello stesso posto. Non è strano che me ne sia andato».
Ha fatto in tempo a vivere la tragedia della Concordia, però. Sta seguendo il processo all’ex comandante Schettino?
«Sì, lo seguo: quella notte è un ricordo che resterà dentro di me per tutta la vita».
http://meetingpointcruises.it/crociere/ ... ncantieri/
Riportiamo intervista a Gianni Onorato apparsa su the medi telegraph
MSC Crociere sempre piú vicina a Fincantieri. Dopo la commessa per il rinnovamento di quattro navi della flotta “Progetto Rinascimento“, Onorato parla ora di nuovi progetti aperti.
«Inutile nasconderlo», ammette Gianni Onorato al Medi Telegraph, dopo quasi 30 anni di onorata carriera ai vertici di Costa Crociere, ora alla guida della concorrente Msc, «con Fincantieri non c’è solo un dialogo, ma stiamo già lavorando insieme sul progetto di un nuovo prototipo». Non è in esclusiva, ma rivela un interessamento reciproco ormai in stato avanzato, che presto potrebbe trasformarsi in qualcosa di più.
Che tipo di prototipo?
«Parliamo di grandi navi da crociera da 150 mila tonnellate. Lavorare sul prototipo della classe di navi del futuro, guardando almeno al 2030, richiede preparazione e tempi lunghi, è un lavoro che va fatto insieme ai cantieri. Perché il prodotto dovrà poter andare in tutti i porti, essere al top della tecnologia, rispondere alle esigenze della clientela di domani. Spero si possa fare con Fincantieri. Da italiani lavorare in Italia ha un altro sapore, ecco perché guardiamo con ottimismo e piacere alle collaborazioni con Fincantieri».
Però ci sono in lizza altri cantieri, come Saint-Nazaire, che ha varato tutta la flotta Msc.
«Sì, non parliamo solo con Fincantieri. Ma la possibilità di costruire in Italia c’è».
Dove? Ci sono speranze per Genova?
«Questo lo decide il cantiere italiano, a seconda del tipo di progetto, della tecnologia e dell’attrezzatura».
Ma quando lei parla di prototipo, si riferisce a navi diverse da quelle della commessa dei cantieri di Stx France a Saint-Nazaire, su cui manca l’accordo finale?
«No, potrebbe essere un prototipo anche quello di Saint-Nazaire».
Considerate le distanze del passato tra Fincantieri e Aponte, quanto hanno contato i suoi ottimi rapporti con Bono, consolidati quando lei era in Costa, per un avvicinamento che ha già portato alla ristrutturazione di quattro vostre navi?
«Già prima che arrivassi io questo progetto era avviato. Secondo me i rapporti erano buoni anche prima. Solo che magari c’era meno disponibilità di Fincantieri. Avendo forse tanti ordini, avendo un cliente che copriva tutte queste esigenze non c’era, diciamo così, spazio».
Lei è stato per tanti anni un uomo di riferimento di Costa. Ora ha scelto la concorrenza. Come si sente? È stato Aponte a cercarla?
«Non vuole parlare delle navi di Fincantieri? Quella è ormai acqua passata. Io rispondo sempre così: è strano che sia stato più di 25 anni nello stesso posto. Non è strano che me ne sia andato».
Ha fatto in tempo a vivere la tragedia della Concordia, però. Sta seguendo il processo all’ex comandante Schettino?
«Sì, lo seguo: quella notte è un ricordo che resterà dentro di me per tutta la vita».
http://meetingpointcruises.it/crociere/ ... ncantieri/
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