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Genova - Corsa a blindare il doppio ordine Carnival. Il patto tra banche italiane, Cassa depositi e prestiti e Sace proposto dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando per offrire ai cantieri navali italiani condizioni di credito migliori che permettano di controbattere la concorrenza tedesca e francese va subito alla prova. Obiettivo: limare le condizioni che già sono state offerte proprio da Sace e Cdp lo scorso 20 aprile a Fincantieri, a sostegno (creditizio e assicurativo) di un doppio ordine da parte del gruppo Carnival, con ogni probabilità destinato al brand italiano Costa Crociere.
Da mesi le trattative per portare in Italia la costruzione delle due navi (a cui potrebbero seguirne altre due) vanno avanti, ma la firma non c’è ancora. Si parla di due grandi unità, da circa 140.000 tonnellate di stazza lorda per cui Fincantieri è in pole-position rispetto ai concorrenti. Il motivo è semplice: navi di questo genere sono già state costruite per Carnival in Italia e quindi, rispetto ai concorrenti, Fincantieri può scontare i costi di progettazione. La novità emersa ieri è che, in previsione della conquista dell’ordine, Cassa depositi e prestiti ha già deliberato lo scorso 20 aprile l’operazione creditizia a sostegno di Fincantieri, entrando in appoggio a Sace, come prevede lo statuto. Lo conferma il consigliere Cdp Giuseppe Pericu. L’ex sindaco di Genova siede in consiglio in quota Anci e nei giorni scorsi è stato contattato proprio dal presidente della Regione Claudio Burlando con l’obiettivo di dare corpo a un “patto finanziario” che permetta agli italiani di accedere alle stesse condizioni al sistema creditizio a cui accedono i cantieri tedeschi e francesi. Il sistema italiano è così fatto: Sace è l’ente che fornisce la copertura assicurativa per le esportazioni, operazione che porta avanti in tandem per la parte creditizia con la Cassa depositi e prestiti. Ma le condizioni che sono offerte ai cantieri navali italiani per l’accesso al credito, punta il dito Burlando riportando allarmi riferiti da Costa Crociere ed Msc, sono peggiori di quelle offerte dagli istituti omologhi a Sace e Cdp in Francia e Germania, con il risultato che i prezzi finali offerti dai costruttori concorrenti europei rischiano di essere più competitivi. L’allarme non riguarda solo gli ordini futuri, ma anche la doppia commessa che pure sembrava già essere in tasca al costruttore italiano. Evidentemente la prudenza non è mai troppa se ora si parla di ritoccare le condizioni che verrebbero applicate a Fincantieri e già decise il 20 aprile. Si parla di una copertura intorno al mezzo miliardo di euro. «Ho parlato con Burlando e mi è ben chiaro il rischio che corrono i cantieri italiani di fronte alla concorrenza tedesca - spiega Pericu - e certo sosterrò ogni sforzo perché siano fornite le migliori condizioni a Fincantieri». Operazione che parte da subito: Pericu, infatti, annuncia che «certamente la delibera a favore di Fincantieri può essere riconsiderata» e, anzi, l’operazione potrebbe già essere portata avanti nelle prossime riunioni, «anche se poi va precisato che stiamo parlando di soldi dei cittadini, e quindi le condizioni a cui forniamo il credito devono tenere conto anche di questo». Resta da vedere, inoltre, il ruolo che potranno avere anche le banche, come Carige, chiamate in causa sempre da Burlando. La partita a scacchi con tedeschi e francesi per un posto al sole nella cantieristica delle navi da crociera è partita.
http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/ ... ival.shtml
Da mesi le trattative per portare in Italia la costruzione delle due navi (a cui potrebbero seguirne altre due) vanno avanti, ma la firma non c’è ancora. Si parla di due grandi unità, da circa 140.000 tonnellate di stazza lorda per cui Fincantieri è in pole-position rispetto ai concorrenti. Il motivo è semplice: navi di questo genere sono già state costruite per Carnival in Italia e quindi, rispetto ai concorrenti, Fincantieri può scontare i costi di progettazione. La novità emersa ieri è che, in previsione della conquista dell’ordine, Cassa depositi e prestiti ha già deliberato lo scorso 20 aprile l’operazione creditizia a sostegno di Fincantieri, entrando in appoggio a Sace, come prevede lo statuto. Lo conferma il consigliere Cdp Giuseppe Pericu. L’ex sindaco di Genova siede in consiglio in quota Anci e nei giorni scorsi è stato contattato proprio dal presidente della Regione Claudio Burlando con l’obiettivo di dare corpo a un “patto finanziario” che permetta agli italiani di accedere alle stesse condizioni al sistema creditizio a cui accedono i cantieri tedeschi e francesi. Il sistema italiano è così fatto: Sace è l’ente che fornisce la copertura assicurativa per le esportazioni, operazione che porta avanti in tandem per la parte creditizia con la Cassa depositi e prestiti. Ma le condizioni che sono offerte ai cantieri navali italiani per l’accesso al credito, punta il dito Burlando riportando allarmi riferiti da Costa Crociere ed Msc, sono peggiori di quelle offerte dagli istituti omologhi a Sace e Cdp in Francia e Germania, con il risultato che i prezzi finali offerti dai costruttori concorrenti europei rischiano di essere più competitivi. L’allarme non riguarda solo gli ordini futuri, ma anche la doppia commessa che pure sembrava già essere in tasca al costruttore italiano. Evidentemente la prudenza non è mai troppa se ora si parla di ritoccare le condizioni che verrebbero applicate a Fincantieri e già decise il 20 aprile. Si parla di una copertura intorno al mezzo miliardo di euro. «Ho parlato con Burlando e mi è ben chiaro il rischio che corrono i cantieri italiani di fronte alla concorrenza tedesca - spiega Pericu - e certo sosterrò ogni sforzo perché siano fornite le migliori condizioni a Fincantieri». Operazione che parte da subito: Pericu, infatti, annuncia che «certamente la delibera a favore di Fincantieri può essere riconsiderata» e, anzi, l’operazione potrebbe già essere portata avanti nelle prossime riunioni, «anche se poi va precisato che stiamo parlando di soldi dei cittadini, e quindi le condizioni a cui forniamo il credito devono tenere conto anche di questo». Resta da vedere, inoltre, il ruolo che potranno avere anche le banche, come Carige, chiamate in causa sempre da Burlando. La partita a scacchi con tedeschi e francesi per un posto al sole nella cantieristica delle navi da crociera è partita.
http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/ ... ival.shtml
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