Re: Costa Concordia incidente all'isola del Giglio
Ho letto parecchie pagine del verbale ( grazie nadia77 per il link ) e mi sono fatto l'idea che dopo l'impatto il cervello di Schettino si sia cortocircuitato su se stesso, infatti non riesce a mettere insieme un ricordo di senso compiuto a due giorni dall'accaduto.
Re: Costa Concordia incidente all'isola del Giglio
Li stanno ritrovando uno dopo l'altro... ma dove erano finiti prima?
Mi dispiace molto per la ragazza di 30 anni... è morta della sua paura più grande... l'acqua!!
Ovviamente anche per le altre vittime me ne dispiace, soprattutto perchè non riesco ancora a capire come possano ritrovarle tutte al ponte 4 e 5 ispezionati da più di 1 settimana e poi poveretti che sono rimasti immobili lì??
Alessia Moderatrice di Crocierista.com Reporter da Civitavecchia per Crocierista.com
... Sorpresa, dopo tanto d'un amore credevo di averlo sparpagliato per il mondo ... (Giuseppe Ungaretti)
Re: Costa Concordia incidente all'isola del Giglio
Originariamente inviato da soal
Ho letto parecchie pagine del verbale ( grazie nadia77 per il link ) e mi sono fatto l'idea che dopo l'impatto il cervello di Schettino si sia cortocircuitato su se stesso, infatti non riesce a mettere insieme un ricordo di senso compiuto a due giorni dall'accaduto.
effettivamente ho avuto anch'io la stessa impressione
Enza Moderatrice di Crocierista.com Reporter da Venezia per Crocierista.com
Re: Costa Concordia incidente all'isola del Giglio
Identificata altra vittima
E' stata identificata un'altra vittima del naufragio della Concordia: è Luisa Virzì, 49 anni originaria di Enna, il cui corpo è stato recuperato nella zona sommersa della nave nei giorni scorsi. La donna era a bordo assieme all'amica Maria Grazia Trecarico, che risulta ancora dispersa. Con loro viaggiavano anche la figlia di quest'ultima, Stefania, e il suo fidanzato Andrea Ragusa, che invece si sono salvati.
Re: Costa Concordia incidente all'isola del Giglio
Concordia: ''Scialuppe guaste e ordini errati''
La Costa Crociere sempre più nell'indagine. Personale non preparato, strumentazione in tilt.
L’inchiesta sul naufragio della Concordia sta per coinvolgere i manager della Costa Crociere. Innanzitutto per la questione sicurezza. Quello sciagurato venerdì notte, infatti, la nave e la ciurma si sono rivelati assolutamente inadeguati a gestire l’emergenza. Le scialuppe non scendevano, il personale non sapeva cosa fare, furono dati ordini a dir poco assurdi.
I magistrati suppongono che, nel tempo, la compagnia abbia trascurato la questione sicurezza. Che non abbia formato il personale con esercitazioni e simulazioni. Per questo hanno scritto che nel naufragio della Concordia “il personale adibito al lavoro era raccogliticcio e privo di qualsiasi conoscenza specialistica e che i passeggeri abbandonati a se stessi hanno ricevuto messaggi contrastanti dal comandante e dagli altri ufficiali”.
“Bisogna puntare ai vertici della Costa”
Anche per questo il procuratore generale della Toscana, Beniamino Deidda, ha detto che l’inchiesta deve puntare ai vertici della Costa Crociere: “Il datore di lavoro è garante e responsabile, occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte dall'armatore”.
E ancora: “La magistratura cerca i nessi causali degli eventi. Per ora l'attenzione generale si è concentrata sulle colpe del comandante, che si è rivelato tragicamente inadeguato. Ma chi lo sceglie il comandante? Occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte a monte dal datore di lavoro e cioè dall'armatore”.
Apparecchiature non funzionanti
A maggior ragione dopo che è stato accertato che il comandante Schettino ha informato prontamente la compagnia della gravità della situazione, e che la pratica degli inchini alle isole era richiesta dalla Costa Crociere per farsi pubblicità.
E poi il comandante ha anche depositato una memoria difensiva nella quale si sostiene che molte apparecchiature sono rimaste spente nonostante il tentativo di attivarle. A cominciare dalla scatola nera.
Presto manager in Procura
Per questo già oggi potrebbe essere convocato davanti ai magistrati Roberto Ferrarini, il responsabile dell’unità di crisi della Costa crociere che la sera del naufragio parlò una decina di volte al telefono con Schettino e gli assicurò che avrebbe inviato gli elicotteri.
Venerdì saranno invece interrogati l'ufficiale in seconda Ciro Ambrosio e la ragazza moldava Domnica Cermontan.
Re: Costa Concordia incidente all'isola del Giglio
la vedo nerissima. Se è vero che le strumentazioni non era funzionanti è un grosso guaio e un serio problema per la Costa
Ormai non si sa più cosa pensare.
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